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Spirito Eterno è il nuovo singolo di Dario Margeli – talenti dal web

Dario Margeli è un autore e compone canzoni originali che parlano di crescita personale.  Dopo aver preso lezioni di musica da ragazzo, impara da autodidatta a scrivere canzoni studiando attentamente la struttura dei brani di gruppi musicali funky anni ’70 come Chic and i Brass Construction. Le sue influenze musicali partono dalla musica  elettronica di Larry Heard a quella degli artisti degli anni ’70 come Lucio Battisti e Riccardo Cocciante. Nell’ottobre del 2011 pubblica  il brano Somebody Pull Me Up con la collaborazione del chitarrista rock Hat Trick e del produttore di musica R’n’B, JAKE.  A Dicembre dello stesso anno pubblica il brano “Niente Importa Tanto”. Il remix Trance – elettroniche del brano a cura del produttore ungherese BiTbear che ha realizzato le produzioni ad artisti come Pierre Pascal (France), Nad Mika (Berlin) and Glamour to Kill (Berlin). Nel 2013 l’artista ha iniziato a studiare meditazione Buddista, pratica che lo influenza attivamente nella scrittura dei suoi brani. Ricordiamo la sua canzone più celebre Buongiorno fino a quando servo, che ha guadagnato numero articoli sui magazine online. Il video della sua canzone “Salvarmi Da Questa Anarchia” del 2013 ha la partecipazione di Lindsay Caroline Robba, attrice cinematografica apparsa in film come Tony’s Money. Il video è stato mostrato sul sito del programma “Il Ruggito del coniglio” di Radio2 RAI. La web italiana di Vice lo paragona a Franco Battiato. Su Rockit hanno detto “…Dario Margeli, artista in odore di successo da webstar”. L’utilizzo del vocoder ha invece spinto il magazine Stordisco a paragonarlo con gli Amor Fou. E’ apparso anche su: Music Zoom, Kathodik, Extra Music Magazine, Musickr e Oca Nera.

Oggi siamo qui per conoscerlo meglio e sopratutto per farci raccontare il suo nuovo singolo Spirito Eterno.


Ciao Dario, come prima cosa presenta in breve il tuo progetto! Ci racconti com’è nata questa canzone?

Ciao! Il mio progetto musicale cerca di trattare i temi della crescita spirituale, traggo ispirazione dai libri di auto-miglioramento che attualmente sto approfondendo. Tutti gli autori che leggo parlano di come dobbiamo rilassarci e metterci in contatto con la coscienza, entrare in contatto con la natura. Così ho pensato che la mia musica potesse assolvere questo ruolo, per esempio per la scrittura di “Spirito Eterno” ho letto alcuni libri: Tre parole magiche (Three Magic Words) di U. S. Andersen, i libri di Wayne Dyer, ed il libro di visualizzazione creativa di Shakti Gawain.  Le mie canzoni nascono dalla realizzazione della linea vocale, e cerco il modo migliore per  renderla originale. Questo processo viene elaborato sperimentando linee di melodia improvvisate dal piano o da un altro strumento, a volte senza testo. Poi con calma le riascolto e vedo qual è la versione che si distacca da melodie già esistenti. Il mio progetto è proprio questo, provare a scrivere canzoni di auto-miglioramento e cercando di farlo con canzoni del tutto originale.

 

Le chitarre stanno tornando di moda, e il tuo nuovo singolo “Spirito Eterno” vede la collaborazione di alcuni chitarristi stranieri, ci parli di questa collaborazione?

 

Credo che nel mondo della musica indipendente in italia, le chitarre non siano così tanto di moda. Ci sono tantissimi artisti che nelle loro canzoni usano tantissimo i sintetizzatori. Ci sono anche famose etichette discografiche indipendenti che usano principalmente sintetizzatori e suonano Trap o anche con  l’ITpop che abusano davvero tanto dei  sintetizzatori. Le canzoni italiane che vedono l’uso della chitarra in Italia sono molto meno rispetto al passato. Comunque si, ora ti racconto la mia collaborazione con gli artisti stranieri: lavoro con chitarristi di tutto il mondo. Creano le loro linee di chitarra e riff direttamente dai loro studi delle loro città. Il primo chitarrista con cui ho iniziato a lavorare così è stato Hugh Williams che vive in una cittadina chiamata Fernandina Beach  in Florida.  Nel 2015 ho scoperto un chitarrista britannico che è molto creativo e con cui è molto facile lavorare. Il suo nome è  Philip Ockelford.

 

 Qual è il punto di forza di questo tuo nuovo brano e cosa lo differenzia dagli altri che hai pubblicato in precedenza?

Quando ho iniziato la mia carriera musicale, l’economia andava molto male e c’era molta disoccupazione. Quindi le mie canzoni erano più arrabbiate. Avevo una canzone che è diventata famosa Buongiorno Fino A Quando Servo. Alla persone è piaciuto molto il  testo perchè  faceva  un po ‘di umorismo sull’economia. Poi mi sono reso conto che c’è già troppa rabbia e violenza in questo mondo e amplificare questo stato d’animo nelle mie canzoni non mi andava più. Così ho iniziato a studiare buddismo e meditazione e la mia musica è cambiata. Nel 2016 ho scritto “Non sono la mia Mente”   con un video girato  in India.  Il mio pubblico da questo momento in poi è cambiato è diventato più maturo. Da lì in poi la mia musica è sempre stata incentrata sulla crescita spirituale e sull’imparare ad essere libero dalle ferite e dalle trappole della vita. Ogni canzone parla di un aspetto diverso della maturazione personale.

 

 

5 album che ti hanno cambiato la vita e che vorresti assolutamente consigliare ai nostri parterriani

Preferisco i singoli e le canzoni agli album, ma proverò con alcuni suggerimenti dalla mia collezione di dischi in vinile.

  1. Mango – “Come l’acqua” 1991

Mango parla di apprezzare piccole cose nella vita che sono gratuite per tutti, come il Mediterraneo, gli alberi, le chiese, gli uccelli. La musica offre calma e consente di apprezzare le emozioni nella sua voce.

  1. Pappalardo (Adriano Pappalardo) – Immersione 1981

I testi di Franca Evangelisti dimostrano che si può parlare di altre tematiche oltre le solite canzoni di amore. Alcuni righe dei testi del album sono:  Con lo scafo la voglia mia di andare scoprire, tra la muta e la pelle c’e l’emozione che aspetta me / e che ad ogni immersione da sapore , rischiare , giu…. 

È uno dei primi dischi new wave italiani prodotti da Greg Walsh e sull’etichetta discografica di Lucio Battisti.

 

  1. Sylvester – All I Need 1982

Sylvester era un cantante gay nero di San Francisco. Questa è una raccolta di canzoni emozionanti con ritmi elettronici e hi-nrg. Ma è stato scritto da un chitarrista jazz: James Tip Wirrick. Anche la corista è famosa: Martha Wash, la voce degli italiani Black Box.

 

  1. Kourosh Yaghmaei – Back from the Brink 2011

Rock psichedelico iraniano degli anni ’70. Ho lavorato allo sviluppo di questo album. La musica è come mescolare melodie persiane con Pink Floyd.

  1. Lucio Dalla – Dalla 1981

Ci sono due approcci per scrivere musica. Uno in cui la melodia vocale è un prigioniero del modello ritmico e uno in cui la melodia è un prigioniero dei testi. Le composizioni di Lucio Dalla sono della seconda categoria. Come cantautore, quando sono diventato adulto e volevo scrivere canzoni con messaggi e avere qualcosa di importante da dire, ho capito che avevo bisogno di usare il secondo approccio, come aveva fatto Lucio. Lucio dice al ballerino “Balla anche per tutti i violenti con i coltelli”.

 

 

 

Hai in cantiere il tuo disco? Ci vuoi spoilerare qualcosa?

Scrivere canzoni originali con melodie originali richiede tempo e sperimentazioni. Se ti dicono che un cantante crea rapidamente interi album probabilmente quel cantante non sta scrivendo melodie originali. Nel mio caso ci vogliono 6 mesi per scrivere, produrre e arrangiare e promuovere un solo  brano. Di questi tempi non ci sono case discografiche che investono  per lo sviluppo degli artisti, quindi per me pubblicare una singola canzone è già un grande risultato. Io mi autoproduco interamente, ma nel mio profilo Spotify c’è tantissima della mia musica.

 

 

E noi vi invitiamo ad ascoltare questa canzone: Spirito Eterno

Qui la nostra recensione del brano.

I quattro talentuosi chitarristi che hanno lavorato a questo brano: Hugh Williams dalla Florida e Philip Ockelford dall’Inghilterra si fanno sentire fin dai primi secondi della canzone, le chitarre si sviluppano attorno ad un suadente groove guidato dal basso elettrico suonato da Yhousel González. Il testo del brano cerca di affrontare le tematiche dello sviluppo personale.  La canzone che  si apre con un bellissimo riff di chitarra da subito cerca di comunicarci una sorta di spensieratezza. La canzone parla di come possiamo imparare a calmarci guardando l’immobilità degli alberi e delle piante. Ci aiuta a essere meno aggressivi quando pensiamo alla natura come un’estensione di noi stessi. “Coltivare lo spirito” una canzone che ci invita ad immaginare, a vivere a contatto con la natura, ad allontanare la rabbia, ad essere che dobbiamo vivere e meravigliarci di tutto quello che ci circonda. Vivere il momento terreno per elevare la nostra anima. “Meno pensieri e meno paura” è tutto quello che ci blocca e che Dario in questa canzone esprime con questa semplice frase.  Sembrano echi di Battiato queste parole che risuonano nella testa come un mantra da ripetere tutti i giorni. Dobbiamo essere viaggiatori, dobbiamo essere ospiti. Dobbiamo rispettare noi stessi e avere gratitudine per la semplice “luce del sole”.

 

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