Sign up with your email address to be the first to know about new products, VIP offers, blog features & more.
[mc4wp_form id="4890"]
Zapisz Zapisz

Grazie a Vinnie Marakas, quest’estate siamo un po’ tutti dei Giovani Cagliostri

By Posted on 0 No tags 2

E reduce dalla consueta lettura estiva del Candido di Voltaire, da quella volta che il mio professore di filosofia (sempre sia lodato quell’uomo, per avermi abituato a leggere al mare, attività che preferisco di più al mondo), mi sono anche cimentato in un’altra delle mie attività preferite, quella di scavare nel mio infinito archivio delle mail che mi mandano gli uffici stampa, alla ricerca di nuovi ascolti. E da lì che ho trovato “Giovane Cagliostro” di Vinnie Marakas, un disco che sicuramente Voltaire avrebbe apprezzato tanto: un disco giovani avventurieri, eterni bambini, per chi fa il risvolto ai jeans e adora farsi male ai concerti. Sarò sincero e conciso: non ci ho capito molto, qui dentro c’è tantissima roba, ma mi è piaciuto tantissimo. E vorrei solo averlo ascoltato prima.

Un genere poliedrico, ibrido, che potremmo chiamare ‘ITALIAN TOUCH” in cui più urgenze espressive chiedono il proprio spazio vitale, o almeno il proprio lessico per essere ascoltate. Vuoi la gravità, vuoi il tempo: ogni cosa cade e decade. E non è né un bene né un male, ma semplicemente un fatto, che può essere banale, spaventoso, emozionante, o spettacolare:, proprio come i sogni. “Giovane Cagliostro”, oltre che un omaggio al celebre alchimista imbroglione di cui porta il nome, è soprattutto un inno scapigliato e allucinato alla decadenza, in cui tra citazioni, reiterazioni e calembour viene sviluppata un’eccentrica dialettica  tra il “vero” e il “possibile verosimile”, che richiama in chiave retrofuturistica e pop-apocalittica, il “Dualismo” di Arrigo Boito e le “Penombre” di Emilio Praga.

Immaginatevi il lido più provinciale che la vostra mente possa concepire, immaginatevi le famiglie tedesche mangiano gelati in silenzio e la radio in sottofondo che passa singoloni improbabili che non ricorderete mai più, pelle abbronzata, strati che se ne vanno sotto le occhiaie, la sabbia più calda del pomeriggio, i compiti delle vacanze e Candido di Voltaire: la colonna sonora di questo scenario, non è che Giovane Cagliostro di Vinnie Marakas. Quell’estate che state immaginando è quella in cui avete letto per la prima volta Il Giovane Holden, quella della vostra prima cotta silenziosa, che non avete mai dichiarato se non a voi stessi, quando vi addormentavate in albergo, con di fianco i vostri genitori che russavano. E quella stessa sabbia che non si capisce come sia finita anche nel lenzuolo. Tutto è molto strano e incredibilmente distante, come un ricordo che non è vostro. Ma allora perchè lo avete?

Lingue e linguaggi che si intrecciano, lo-fi, rock ed elettronica. Vinnie Marakas è un profeta, un Elvis Presley che viene ad insegnarci come si vive: esattamente come in quella spiaggia a Comacchio, con le insegne degli anni Ottanta e i tedeschi che si scottano. Un ottimo acquisto in casa Dischi Sotterranei che sembra non sbagliarne neanche una. Non perdetevelo, lo dico sempre ma questa volta davvero.

 

 

No Comments Yet.

What do you think?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *