Sign up with your email address to be the first to know about new products, VIP offers, blog features & more.
[mc4wp_form id="4890"]
Zapisz Zapisz

Il Ferragosto lo-fi chiusi in un rifugio con Problemidifase

Come tutti gli hipster che si rispettino, ho passato questo Ferragosto non al mare, come tutti i vecchi e i genitori che si rispettino, ma in montagna, come i duri millenials dipendenti da internet che continuano a preoccuparsi del fatto che non prenda il 5G. Non so perchè mi sono ritrovato ad approfittare del wi-fi del rifugio in cui mi sono ritrovato questa notte (dalla finestra vedo le tre cime di Lavaredo) per recuperare tutte le inutili notifiche di cui sentivo tanto la mancanza, e qualche disco che mi tenesse compagnia in questa mia insonnia e mal di muscoli. Vi lascio solo immaginare quanti dischi ho potuto accumulare nella mia casella email, in questo 2022 super bulimico che è solo a metà. Tra questi anche questo piccolo EP che mi ha colpito: ristorante, albergo, croce, praticamente il mio programma delle ultime 24 ore. Ed ecco che mi ritrovo in questo mondo di atmosfere lo-fi ai confini del mondo, una cameretta che sprigiona tutto il potenziale del suo proprietario: al secolo, Samuele Zenti.

Questo EP si compone dei precedenti due singoli pubblicati (“Porta Vescovo” e “mascara“) e l’inedito “Carmine“, un brano fortemente ispirato alle sonorità e alla scrittura dei Verdena, nonostante poi nel corso del brano le atmosfere si facciano decisamente più eteree e rilassate e le sonorità tendano maggiormente verso il dream pop. E qui dentro i Verdena li ritrovo sicuramente, ma c’è anche tutto quel clima di solitudine condivisa di quando si fa una camminata in montagna con gli amici, come quei caffè infiniti al bar dove in realtà non ci si dice davvero niente, e si parla da soli anche se si è in mille. Qui dentro c’è quel sentimento da outsider adolescente che i Verdena ormai hanno perso: diari scarabocchiati, i compiti delle vacanze, le serie televisive, i dischi che non sono solo importanti, sono tutta la nostra vita.

Problemidifase regala quindi tre piccole tracce che sono state la mia colonna sonora notturna e silenziosa, di sentimenti estremi e di fascino retrò. Ci ho ritrovato tutta quella voglia di guardare il catalogo di Netflix, per ritrovarmi in tutte le storie di liceali così inquieti, anche se ormai ho 30 anni.

No Comments Yet.

What do you think?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *