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Camera Oscura è il disco d’esordio di Aliperti – leggi la nostra intervista

“Camera Oscura” è uno di quei dischi d’esordio che non limita la fantasia attraverso canzoni che finiscono, di per sé, per essere “auto-conclusive”, ma che piuttosto aprono lo sguardo su una fitta rete di significati che si moltiplicano nell’ascolto, finendo con l’intessere una fitta rete di riferimenti, storie e racconti che esulano dalla dimensione unidimensionale del disco per concedersi alla struttura quasi “multilivello” e “plurilinguistica” di un esordio che mescola alla musica la fotografia e il cinema. 

 

Insomma, c’erano già tutti gli ingredienti, in “Camera Oscura”, per renderne l’ascolto necessario prima ancora di fare qualche domanda ad Aliperti, che le canzoni le ha scritte e le ha prodotte (con il supporto di Formica Dischi, realtà di cui sentirete sempre più parlare): figuratevi adesso che, leggendo l’intervista che il giovane cantautore ci ha rilasciato, l’acquolina e la curiosità si faranno ancor più sentire!

Aliperti, giovanissima età ma idee già chiare su quello che cerchi, su quello che vuoi: o almeno, così pare ascoltando “Camera Oscura”, il tuo disco d’esordio. Ecco, se dovessi individuare le “colonne portanti” della tua “poetica”, quali sarebbero? 

Probabilmente i testi fotografici e nostalgici e un sound con qualche influenza cantautorale che strizza l’occhio alla musica del passato. 

Parliamo di te: da dove partiresti, per raccontare l’Aliperti di oggi, per raccontare come nasce “Camera Oscura”? 

Camera oscura nasce dopo la composizione dei brani che ne fanno parte, in particolare nel momento in cui ho è nato il desiderio di pubblicare un progetto più ampio rispetto a un singolo, da questo si è diramata una serie di riflessioni volte a determinare gli elementi caratteristici delle mie canzoni. 

In particolare quegli elementi che potevano essere il filo rosso di un album e per di più del mio primo album. Così sono arrivato a definire la fotografia il centro di questo disco. 

Tra l’altro, il titolo del tuo disco e la scelta delle cover dei singoli pubblicati rimandano ad un mondo diverso da quello della musica, come quello della fotografia. Quali sono i punti di connessione, secondo te, fra i due territori artistici? 

A me piace pensare il mio disco proprio come un insieme di canzoni da guardare o di fotografie da ascoltare.
Sono entrambi veicoli per ricordare momenti importanti per suscitare emozioni, inoltre c’è un interessante rapporto di reciprocità tra le persone e le canzoni (e le fotografie). Così come le fotografie perdono significato se nessuno non le osserva, le canzoni perdono senso se nessuno le ascolta o se nessuno ha voglia di scrivere e raccontarsi. 

 

 

Dieci canzoni che sembrano avere la pioggia dentro, come direbbe Giorgio Canali. Ecco, raccontaci un po’ delle tempistiche, hai scritto i brani in un lasso di tempo ridotto oppure nel corso dei due anni che sono passati dai tuoi primi passi discografici? 

E le canzoni che fanno parte di “camera oscura” sono una selezione fatta tra tutto quello che ho scritto negli ultimi due anni e mezzo volta a dare una coerenza sonora e tematica all’album. 

Proviamo a fare un gioco: associa ognuno dei tuoi brani ad una fotografia. Per esempio, se penso a “Gonfiabile”, mi viene in mente una di quelle foto di Luigi Ghirri ritraenti le spiagge di Rimini… 

In effetti ho già svolto questo tipo di associazione, infatti ogni canzone ha già una copertina associata che corrisponde a una fotografia ripresa dagli album della mia famiglia.
Per esempio la copertina di isola raffigura mio nonno disteso tra i regali qualche giorno prima del matrimonio dei miei genitori. 

Ma in questo disco hai raccontato proprio tutto quello che volevi raccontare? Oppure c’è qualcosa che è rimasto nascosto, qualcosa che hai dovuto “scartare” dalla narrazione di “Camera Oscura”? 

Ci sono diverse canzoni che ho scartato da questo disco, alcune per una minore potenza dal punto di vista emozionale, altre per trovare una forma di coerenza e unità che giustificasse un intero album al posto di tante uscite separate. 

Aliperti, grazie del tuo tempo. Ti vedremo da qualche parte live, nei prossimi tempi? 

Grazie a voi!
La prossima data sarà un’apertura ai Legno, un duo indie molto forte nel panorama itaialiano, e ci sarà sabato 23 luglio ad Agliana in provincia di Pistoia.

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