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Flora ci racconta il suo disco “Retrò”

Fuori da venerdì 9 dicembre per Disordine Dischi Retrò il nuovo EP di FLORA. Al doppio singolo pubblicato a settembre, costituito dalle tracce Delicatamente e Non Sento Niente, si aggiungono gli altri due brani che chiudono il cerchio: Carillon Continuerai. Il progetto propone un’estetica ispirata al sound elettropop di artisti come Men i Trust, Soko, Mac de Marco insieme a testi malinconici di chi guarda al passato attraverso un mood un po’ nichilista.

Chi è Flora nella musica e chi è invece nella vita di tutti i giorni?

Diciamo che mi hai messo in crisi con questa domanda, infatti sto cancellando e riscrivendo un sacco di volte. In sintesi, ritenendomi io una persona molto sensibile, la musica mi ha sempre aiutato a difendermi dal dolore e dal senso di inadeguatezza e quindi la serenità che mi dà la musica è ciò che poi mi tiene in piedi nella vita di tutti i giorni.

 

Quali sono secondo te i progetti più interessanti dell’attuale scena musicale italiana?

Andrea Laszlo De Simone, Giorgio Poi e Ginevra.

 

Ci sono degli elementi ricorrenti nei tuoi brani?

Assolutamente sì. Le tastiere sono presenti ovunque e hanno più o meno sempre la stessa qualità di suono e anche le chitarre un po’. A livello testuale credo che il filo conduttore sia questo senso di sospensione dovuto ai contenuti perlopiù interiori.

 

C’è un messaggio che vorresti trasmettere con il tuo disco Retrò?

Il messaggio che vorrei trasmettere è che bisogna trovare dei modi per andare avanti, per non arrendersi. Io ho scelto di scrivere, e tu?

 

Progetti per il 2023?

Fare tanti live e non restare mai per troppo tempo nella zona di comfort.

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