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De Gregori torna in radio con Rimmel – live 2016

Francesco De Gregori non ha certo bisogno di presentazioni, tantomeno una delle sue poesie in musica più famose di sempre come Rimmel.

Una nuova versione della splendida canzone pubblicata nel 1975 nell’omonimo album (Rimmel appunto, prodotto da RCA Italiana, che conteneva altri pezzi passati alla storia come Pablo e Buonanotte Fiorellino ad esempio) sarà da oggi in rotazione nelle radio.
Dall’8 aprile De Gregori incontrerà il pubblico e presenterà il disco con un’instore tour che toccherà Roma, Milano (9 aprile) e Bologna (12 aprile).

Rimmel – live 2016 è contenuta nel doppio album Sotto il vulcano, pubblicato a Febbraio e registrato durante il concerto al Teatro Antico di Taormina dello scorso 27 agosto 2016, che ripropone 20 grandi successi del cantautore romano in versione live.

Per gli utenti Spotify, ecco la versione di Rimmel di Sotto il vulcano. Di seguito il testo originale.

 

E qualcosa rimane, fra le pagine chiare

E le pagine scure

E cancello il tuo nome dalla mia facciata

E confondo i miei alibi e le tue ragioni

I miei alibi e le tue ragioni

 

Chi mi ha fatto le carte mi ha chiamato vincente

Ma uno zingaro è un trucco

E un futuro invadente, fossi stato un po’ più giovane

L’avrei distrutto con la fantasia

L’avrei stracciato con la fantasia

 

Ora le tue labbra puoi spedirle a un indirizzo nuovo

E la mia faccia sovrapporla

A quella di chissà chi altro, oh

Ancora i tuoi quattro assi, bada bene, di un colore solo

Li puoi nascondere o giocare come vuoi

O farli rimanere buoni amici come noi

 

Santa voglia di vivere e dolce Venere di Rimmel

Come quando fuori pioveva e tu mi domandavi

Se per caso avevo ancora quella foto

In cui tu sorridevi e non guardavi

Ed il vento passava sul tuo collo di pelliccia

E sulla tua persona

E quando io, senza capire, ho detto sì

Hai detto “E’ tutto quel che hai di me”

È tutto quel che ho di te

 

Ora le tue labbra puoi spedirle a un indirizzo nuovo

E la mia faccia sovrapporla

A quella di chissà chi altro, oh

Ancora i tuoi quattro assi, bada bene, di un colore solo

Li puoi nascondere o giocare con chi vuoi

O farli rimanere buoni amici come noi

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