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“Continua a mangiare troppo” di Francesco Rigoni: la recensione

Continua a mangiare troppo è l’album che segna l’esordio di Francesco Rigoni, cantautore dalle sonorità folk, prodotto da Manuele Miceli presso il Gramarossa Studio Recording​ di Rivoli (TO), con la partecipazione dello stesso Manuele Miceli (tastiere e percussioni), Annalisa Bove (cori) e Marco Natale (chitarre addizionali).

I testi autobiografici e le musiche intimistiche e riflessive delle dieci tracce del disco sono state composte da Francesco Rigoni (voce e chitarra). L’arrangiamento dei pezzi s’ispira ad alcuni mostri sacri della canzone internazionale, quali Nick Drake e Leonard Cohen. La musica di “Ingravallo” è ispirata al brano “When the man comes around” di Johnny Cash.

La tematica “alimentare” del titolo è ripresa anche nella copertina, in cui è raffigurato un disegno del Signor Delamarne.

Il brano di apertura, Nella pancia, evoca toni idilliaci grazie ad un arpeggio delicato, a differenza di Mi cantino, pezzo contraddistinto da un’atmosfera cupa ed un contenuto profondo. Con Uomo di pane si fa ritorno all’armonia iniziale, per arrivare a Pandora, canzone contrassegnata da un ritmo allegro e da versi spensierati. Il brano centrale, Il campione di un tempo, invece, presenta impronte malinconiche ed allo stesso tempo nostalgiche. Anche la title track, Continua a mangiare troppo, mostra tratti ancora piuttosto tetri. Un sound leggermente più morbido si denota in Ghost Town Blues, in cui si fa ricorso anche all’utilizzo degli archi. Occidente, invece, è un pezzo caratterizzato per lo più da chitarra e voce. Poi giunge il momento di Ingravallo, il cui arrangiamento è ispirato al brano “When the man comes around” di Johnny Cash e, dunque, può considerarsi una cover a tutti gli effetti. La chiusura dell’album è affidata a Friedrich, canzone dalle sonorità soavi e leggiadre.

Continua a mangiare troppo costituisce senza dubbio un più che discreto album d’esordio: Francesco Rigoni si presenta come un cosiddetto “cantautore classico” dalle spiccate influenze folk, ma ben capace di inserire elementi moderni.

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