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“Cesar Martins”, l’EP punk rock d’esordio dei I libero professionista || RECENSIONE

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Con il loro EP di debutto, “Cesar Martins”, i libero professionista ci portano in un viaggio sonoro travolgente attraverso le strade della provincia di Milano, offrendo una ventata di freschezza nel panorama alternative rock. Composto da quattro tracce cariche di energia e passione, questo lavoro dimostra la versatilità e la profondità della band. “Siamo gli stessi” si apre con una potente riflessione sulla depressione, trasportandoci in un vortice di caos emotivo che trova il suo culmine in un finale epico.

 “Sei qui” irradia una potente intensità punk, raccontando la fine di una relazione con una sincerità e una rabbia che colpiscono dritto al cuore. L’accelerazione della strumentazione riflette l’escalation delle emozioni, portandoci in un turbine di sentimenti contrastanti.

“Disordine” si distingue per la sua malinconica bellezza, esplorando i dubbi e le insicurezze di una relazione con una profondità commovente. Le chitarre creano un’atmosfera avvolgente, trasportandoci in un viaggio attraverso il caos mentale e l’incertezza emotiva.

La traccia finale, “Cesar Martins”, ci regala un momento di leggerezza e divertimento con la sua scrittura non-sense. Quest’ode agli amici della band è un tributo all’amicizia, avvolto in un’atmosfera acustica che trasmette un senso di calore e complicità.

In sintesi, “Cesar Martins” è un’opera di debutto che brilla per la sua autenticità e la sua capacità di trasmettere emozioni universali attraverso un sound coinvolgente e sincero. I i libero professionista si dimostrano pronti a conquistare il cuore degli ascoltatori con la loro musica energica e appassionata.

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