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ALIPERTI: “Camera Oscura” è la fotografia della sua vita – Leggi la recensione

“Camera Oscura” è il nuovo disco di ALIPERTI, un album fotografico che vuole raccontarsi tramite attimi e ricordi. Fuori dall’8 luglio su tutte le piattaforme digitali.

“Camera Oscura” parla di fotografia e di ricordi. Ogni testo è concepito come un album fotografico che vuole emozionare chi ascolta facendolo immergere completamente. Un disco composto da scatti rubati dalla quotidianità che danno vita propria a un ricordo, un dettaglio, una sensazione che altrimenti sarebbe dimenticata.

“Non esiste modo per ricordarsi di avere dimenticato qualcosa, ma esiste la fotografia per ricordare ciò che dimenticheremmo.”

10 brani che sono perle da ascoltare assolutamente e per questo motivo abbiamo dedicato ad ALIPERTI una recensione del suo ultimo disco.

Leggi la recensione.

ALIPERTI hai acceso il mio cuore come “Lampioni”. Questo brano, che apre il tuo ultimo disco “Camera Oscura”, è la tua dichiarazione d’amore e nostalgia nei confronti di quella persona che ora non c’è più. È il tuo flusso di ricordi che sembrano susseguirsi senza fine. Trovo veramente suggestiva l’apertura quasi onirica con cui hai voluto inaugurare questo pezzo. Nostalgia e malinconia le parole chiave.

E in questi tuoi scatti che ci proponi con così tanta semplicità apri il tuo “Zaino”, ha una sound molto movimentato che si mescola alle note malinconiche ma piene di vita che caratterizzano il testo. Canti di un addio, della voglia di inseguire un amore che scappa lontano da casa e della vita che poi va avanti, con la sua energia e imprevedibilità. Il basso domina e, a onor del vero, mi ha fatto muovere senza fine il piedino. Mi hai completamente affogato con un groove bestiale! 

Torni a casa, dopo una quotidianità così futile e sulla tua “Lavagna” ti liberi completamente. Quella lavagna che, in realtà,  è la schiena di quella persona a cui dedichi l’intero disco, e non ho dubbi. Chitarra e batteria così soffuse che fanno risaltare solo la tua voce e la tua storia. “Mi hai detto resta, ricominciamo, ma non mi va”.

Il giorno dopo sei partito su un’ “Isola” , quel tuo posto preferito che vorresti condividere con la tua Lei. Quel posto che potrebbe essere qualsiasi cosa, anche una stanza persa nella città. “Camera Oscura” continua a fotografare con “Gonfiabile” e “Sonno”, forse le più intime del disco. Ciò che mi ha colpito molto di queste due perle sono la scrittura nuova, inedita, fresca e moderna mescolata con un testo che guarda, invece, indietro verso il cantautorato italiano anni ’70.

“Elba” ricorda invece la vostra vacanza perfetta nonostante le difficoltà e le incompresioni che, ripensandoci, ti mancano come l’aria. “Vintage” mi ha colpito da morire! Ascoltandola ho respirato esattamente la libertà di essere semplicemente così come sono. I ricordi mi sono passati tutti davanti gli occhi, come fotografie.

Alla fine dopo un “Equilibrio”che sembravi aver raggiunto, chiudi con “Elisa”. Se sia uno pseudonimo o il nome vero del tuo Amore non lo posso sapere ma ho adorato la libertà di parlare direttamente a lei come stesse parlando solo voi due. Probabilmente è proprio questa la cosa che mi piace molto della tua musica. 

Beh ALIPERTI, devo ringraziare chiunque mi abbia fatto scoprire questo disco perché difficilmente si staccherà dalle mie orecchie. Grazie per esserti aperto con tutti noi e aver condiviso con te il tuo mondo, le fotografie della tua vita.

P.S. Elisa, ripensaci, perché anch’io vorrei qualcuno che mi dedicasse un disco così.

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