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4 Chiacchiere con Mymisses, la rock band sarda tutta al femminile

Uscirà a dicembre il primo album delle Mymisses, female rock band sarda che sta facendo impazzire il pubblico sardo.

Leggi qui l’intervista

Il progetto Mymisses nasce due anni fa, dall’incontro tra Marta Camba (batteria) Stefania Cugia (basso), al quale successivamente, si son unite Laura(chiatarre) e Giorgia(voce).  A Gennaio 2016 arriva l’esordio  al Cueva Rock. Fino  al lunghissimo  lunghissimo tour invernale e poi estivo, in Sardegna, dove hanno portato le cover dell’hard rock più “cazzuto”, dai System Of Down, Foo Fighters, e tanti altri.  Fino  al loro primo album ” Straight on my way” che vedrà luce a Dicembre 2017!

Così, abbiamo deciso di fare quattro chiacchiere con loro, ed  ecco cosa ci hanno raccontato del loro progetto.

 

Ciao Mymisses, siamo molto felici di poter fare quattro chiacchiere con voi, dato che in questi mesi si sente tanto parlare di voi in Sardegna. Ci fa molto piacere poter sapere di più sul vostro progetto musicale, quindi grazie per aver accettato di fare questa breve intervista.

 

Ciao Emanuela e ciao a tutta la redazione di “Tutti Giù Parterre”! Grazie a voi per aver avuto questa bella iniziativa, ci fa sempre piacere raccontare quello che facciamo, o meglio, suoniamo.

 

Com’è nato il progetto di una rock band tutta al femminile e perché la scelta del Metal come genere musicale?

Diciamo che è nato tutto dall’incontro di Marta e Stefania, che si è rivelato decisamente fortunato! Entrambe avevano da tempo l’idea di creare una rockband femminile, già orientata su questo genere. Dopo aver fatto una chiacchierata, hanno contattato me (Laura) e Giorgia, e il progetto è interessato da subito anche a noi. Abbiamo fatto qualche prova per conoscerci meglio, e trovandoci bene dal primo momento, abbiamo deciso di portare avanti il tutto in modo serio.

Perché il metal? Perché è quello che noi tutte ascoltiamo e suoniamo da sempre, diciamo che si tratta di una passione in comune per il rock “cazzuto”. Preferiamo definire il nostro genere come “hard rock/alternative metal”, anche se in realtà nella nostra musica si possono sentire influenze di tanti altri filoni del rock.

 

Chi ha scelto il nome Mymisses?

Il nome in realtà è stata una scelta puramente casuale, tant’è che non ha un vero e proprio significato. Diciamo che è il risultato di mesi di brainstorming, in cui non riuscivamo a trovare qualcosa che ci soddisfasse pienamente. Mymisses suonava bene fin dal primo momento, e abbiamo deciso di tenerlo.

 

Quale band o artista vi ispira maggiormente?

Non ce n’è una in particolare. Abbiamo molte influenze dalle maggiori band di questi generi, per citarne qualcuna: System of a Down, Rage Against The Machine, Guns’n’Roses, Iron Maiden, Alter Bridge, Muse, Foo Fighters, Guano Apes…

 

Parlateci un po’ dell’album che uscirà a dicembre. Per quale data è prevista l’uscita, che genere di brani ci dobbiamo aspettare?

Questo album, la cui uscita è fissata per l’8 dicembre 2017, è come il nostro biglietto da visita per affacciarci nel complesso mondo della musica attuale e crediamo incarni perfettamente i nostri ideali. Il titolo è “Straight On My Way”, che concettualmente indica la nostra intenzione di andare sempre “dritte per la nostra strada”, nonostante tutti gli ostacoli che incontreremo. Abbiamo fatto tutto questo e continueremo ancora proprio perché ci crediamo, davvero tanto.

Gli altri 6 brani dell’album (“Straight On My Way” è anche il titolo della seconda traccia) mantengono più o meno lo stesso sound hard rock/alternative metal e lo stesso concept (“Face The Fear” riguarda l’affrontare le proprie paure e la ricerca della libertà). Le canzoni che abbiamo composto toccano anche temi più delicati come la guerra (“War Cry”) e come la dipendenza dall’amore e dai vizi (“Slipping Away”, “Be Bad”, “Back To Fly”, “Hard To Leave”). Non mancano anche le parti più lente, in classico stile ballad, che noi tutte apprezziamo tanto.

 

Che età hanno i vostri ascoltatori?

Il nostro seguito è molto vario. Ai nostri live ci sono sia bambini che adulti, e addirittura qualche anziano che apprezza il nostro rock duro. Crediamo sia una cosa molto bella e importante, perché vogliamo che i nostri brani arrivino a più gente possibile.

 

Cosa pensate che si aspettino i vostri fan su questo album?

Immaginiamo che si aspettino un lavoro ben fatto e che rispecchi pienamente quello che abbiamo portato in questi due anni nei palchi di tutta la Sardegna: la grinta, il nostro sound e la naturalezza con cui amiamo esprimerci. Noi siamo pienamente soddisfatte della produzione del disco, abbiamo voluto impiegarci tutto il tempo necessario proprio per non deludere nemmeno i nostri ascoltatori e offrire un prodotto finale di buona qualità. Speriamo quindi che apprezzino!

 

Avete iniziato una campagna di crowdfunding con musicraiser, con la quale avete già raggiunto l’obiettivo.

Come vi sentite ad averlo raggiunto, volete far un ringraziamento ai vostri fan?

 

Abbiamo avviato una campagna di crowdfunding su Musicraiser per finanziare la stampa delle copie fisiche del nostro album e di tutto il merchandising correlato, chiedendo così a tutti i nostri fan di sostenerci come potevano e offrendo loro tante ricompense esclusive. Raggiungere l’obiettivo finale in soli 10 giorni è stata una gran bella soddisfazione, perché si è rivelata un’ulteriore prova di quanto le persone intorno a noi credano in quello che facciamo. Quindi, ancora una volta, grazie a tutti voi che ci state aiutando a portare avanti questo sogno! Vi aspettiamo l’8 dicembre alla Cueva Rock di Quartucciu (Cagliari) per il Release Party dell’album, in cui vi consegneremo anche i pacchetti che i nostri raiser hanno preordinato su Musicraiser.

 

Noi vi abbiamo visto più volte live, e ci ha colpito tanto il fatto che riusciate a coinvolgere il pubblico in un modo pazzesco, a tal proposito ci complimentiamo con voi. Ma qual è il vostro segreto?

Innanzitutto grazie anche a voi per i complimenti, ci fa davvero piacere! Diciamo che non c’è nessun segreto (ride), se riusciamo bene in quel che facciamo è solo perché ci siamo comportate sin da subito come una squadra, in cui ognuna fa la sua parte. Si raggiungono gli obiettivi solo lavorando duramente insieme, si gioisce e si soffre insieme, e nel mentre si forma anche un bel rapporto d’amicizia e fiducia. Credo sia solo questo il segreto per trasmettere qualcosa al pubblico.

 

Ai vostri concerti portate delle cover di band come Foo Fighters, Sum 41, System Of A Down e tanti altri. Con l’uscita dell’album continuerete a cantare o vi concentrerete di più sul vostro album?

Sicuramente, anche dopo l’uscita del disco, non mancheranno i concerti completi in cui proporremo vecchie e nuove cover reinterpretate da noi, come già facciamo. Ma, ovviamente, cercheremo di concentrarci di più sul nostro progetto inedito, magari organizzando una piccola tournée fuori dalla Sardegna per presentare la nostra musica a un pubblico più ampio. Le cover sono e saranno sempre qualcosa di divertente da suonare e da ascoltare per le persone che vengono a sentirci. Ma in futuro vorremmo distaccarci da esse, sperando che la gente inizi a venire ai nostri concerti per sentire soprattutto i nostri brani.

 

Com’è stata la vostra prima volta in cui avete suonato in pubblico?

Magica. C’è un video sul nostro canale Youtube, girato quella notte, che rende molto bene l’idea. Ci siamo esibite con cinque brani al Women In Rock (5 gennaio 2016 alla Cueva Rock di Quartucciu), e il pubblico ha risposto meglio di quanto ci aspettassimo. Quando abbiamo finito, ci hanno fermato in tanti per complimentarsi e chiedendoci già dove potessero risentirci!

 

A proposito di concerti, quali sono i prossimi concerti che farete. Avete qualche data fuori dall’Isola?

 Come accennato prima, abbiamo in mente di organizzare un piccolo tour in Italia (e, possibilmente, all’estero) per presentare l’album “Straight On My Way” a un pubblico più ampio. Non abbiamo fissato ancora nulla, ma credo che ci saranno delle date fuori dall’Isola per la primavera o per l’estate.

 

Un consiglio per chi vorrebbe iniziare questa carriera?

Non fatevi buttare giù da chi vi dice che non ce la farete mai. Prendete uno strumento in mano con convinzione, uscite dalla cameretta e fate sentire al mondo la vostra musica senza timore. Non c’è cosa più bella e gratificante dell’esprimere la propria arte.

 

Come vi immaginate in futuro e qual è il sogno nel cassetto delle Mymisses?

Un po’ come i Foo Fighters nel loro ultimo videoclip, “Run”: vecchie e con i capelli bianchi, ma sempre suonando su un palco! Più realisticamente speriamo di continuare con questo progetto e far sì che diventi ogni giorno qualcosa di più, da tutti i punti di vista. Vivere di musica è difficile, ma ci auguriamo fortemente di riuscirci almeno in parte, continuando a produrre la nostra musica e cercando di farci conoscere da più persone possibili. Non si sa mai, magari un giorno un Dave Grohl selvatico potrebbe spuntare e dirci “Ma che bellissimo”!

 

 

 

 

Come vi si può trovare in rete?

Ovunque diciamo, basta digitare la parola “Mymisses”.

Sito web ufficiale www.mymisses.it

 Facebook  https://www.facebook.com/MymissesRockBand/; Instagram https://www.instagram.com/mymisses_rockband/?hl=it  Twitter https://twitter.com/MYMISSESBand. Youtube https://www.youtube.com/channel/UCee4tYY5GLhvJUnxx7nDgQQ?view_as=subscriber 

 

 

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