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Still Charles ci racconta il suo nuovo singolo dal titolo “Stupida scusa”

Disponibile da venerdì 20 gennaio “Stupida Scusa” (ADA Music Italy), il nuovo singolo di Still Charles, giovane talento marchigiano già volto, con i suoi precedenti singoli, delle più importanti playlist editoriali come “Generazione Z” e “sanguegiovane”.  Il nuovo singolo di Still Charles affronta il delicato tema della paura e dell’ansia di lottare contro il proprio disagio interiore: trovare una scappatoia per fuggire dai problemi, indossare una armatura per proteggersi dalla dolorosa consapevolezza della realtà è un meccanismo di difesa per giustificare le proprie insicurezze e mancanze che rischia di rovinare il rapporto con se stessi e con gli altri.
Abbiamo parlato con lui del nuovo singolo, e del futuro del 2023.
  1. A quale periodo della tua vita risale “Stupida scusa”? Ti senti ancora così?Ho scritto “Stupida scusa” circa un anno fa, in un periodo in cui ero consapevole di aver preso delle scelte sbagliate sotto diversi punti di vista.
    Ho un po’ gettato questo senso di insoddisfazione nella canzone, decisamente più riflessiva e seria rispetto ai miei standard.
    Nonostante ciò, per cambiare non basta un anno purtroppo e ancora oggi mi rispecchio in molte delle cose che rappresento nella canzone.
  2. A chi potrebbe invece far comodo “Stupida scusa”? Chi dovrebbe ascoltare assolutamente questo pezzo? E in quale periodo della sua vita?Credo che questa sia una canzone che può prendere un pubblico di qualsiasi età; infatti parlo di situazioni e dinamiche che è presente in quasi tutte le relazioni, ovvero il non saper affrontare la verità e rifugiarsi in “scuse stupide” che si accumulano fino a diventare qualcosa che non siamo più in grado di gestire. Credo che questa canzone potrebbe far riflettere chi come me tende a non esternare sempre i proprio pensieri, rischiando di non sembrare autentico al 100%.
  3. Esiste una scena musicale ad Ancona? Cosa puoi raccontarci a riguardo? E che differenze in tal senso hai riscontrato con Milano?Sicuramente esiste una scena musicale ad Ancona, come esistono realtà sparse un po’ in tutta l’Italia con artisti emergenti molto validi.
    Io personalmente non conosco molto bene la scena anconetana perché, quando ho iniziato a far musica, ero già stabile a Milano.
    La più grande differenza credo sia ovviamente nelle occasioni che una città come Milano può darti rispetto ad un contesto più piccolo,come quello anconetano; oggi per un’artista è un plus enorme vivere nelle grandi città come Milano o Roma, ma tuttavia credo che la musica non abbia una casa stabile e se si ha le giuste persone intorno e i mezzi adatti si può benissimo far valere la propria musica in qualsiasi luogo.
  4. Quali ascolti recenti hanno influenzato il tuo sound? Qualcosa che dobbiamo assolutamente recuperare dall’underground della scena musicale?Ultimamente sto ascoltando tantissimo indie rock americano.
    Credo sia un genere che in Italia si sente difficilmente, ma che abbia un potenziale incredibile. Io personalmente mi sto rendendo conto di essere molto influenzato da questa nuova wave e mi sto avvicinando a questo genere. I miei esponenti preferiti di questo filone sono Carwash e Jeremy Zucker.
  5. Quali piani hai per il resto del 2023?Nel 2023 ho intenzione di far uscire parecchia nuova musica e di mettere nel focus il mio progetto musicale con la realizzazione di un EP/Album.

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