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Recensione: I Canostra ci tengono al sicuro nel loro focolare domestico

Canostra è un gruppo veronese che nasce nel 2022 e, dopo un lungo lavoro di pre-produzione, esordisce quest’anno con un EP dal titolo omonimo.

Raccogliendo 6 tracce di gusto cantautorale, “Canostra” ci accompagna in un viaggio introspettivo tra fragilità e riflessioni esistenziali. Non è un caso se il nome del disco (e della band stessa) rimanda al familiare concetto di “casa”. Canostra si propone di essere un luogo sicuro in cui rifugiarsi in compagnia di se stessi, proprio come un ideale focolare domestico in cui trovare conforto, e per questo ci accoglie con un sound morbido, delicato, quasi crepuscolare. Non mancano sonorità rock che permangono per tutta la durata del disco, mantenendosi però discrete, senza mai sovrastare la voce principale, quasi a non voler disturbare il raccoglimento stesso dell’ascoltatore. Non c’è una sola traccia che non ci abbia convinto. Il punto più alto, però, per noi si raggiunge con “Fermo Immagine”, secondo singolo che ha anticipato l’uscita del disco, e che ritroviamo qui in tutta la sua magnificenza, forte di nostalgia e passionalità.

I Canostra debuttano con un disco bello uniforme e con un’identità già molto ben definita. Un progetto che ha ancora spazio per maturare, ma che oggi si presenta come una promessa cui sentiamo di poter credere.

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