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Mr. Fa & Ramingo ci raccontano il loro singolo “Afa”

Lo scorso 28 ottobre è uscito “Afa” dell’ecclettico duo Mr. Fa & Ramingo. Il brano è il primo singolo estratto dall’EP “Epigment” che vedrà presto la luce, e si caratterizza per il suo linguaggio che rimanda alla Puglia, terra d’origine di Mr. Fa. Una visione personale e introspettiva che, contrapposta alla calma e al mood chill della strumentale prodotta da Ramingo, crea un piacevole contrasto che ha come risultante un brano di stampo RnB west coast, morbido e piacevole all’ascolto, ma che lascia spazio alla riflessione sui propri momenti passati, belli e brutti che siano.

 

 

1.Ciao ragazzi, per cominciare avete voglia di raccontarci come vi siete conosciuti e come avete deciso di dare vita ad un vostro progetto musicale?

(Ra) ciao! Ci siamo conosciuti grazie ad Instagram ed un paio di amici musicisti che avevamo in comune , motivo per cui quando Fabio mi è uscito casualmente sulla home , sono rimasto colpito dai video in cui cantava improvvisando con la loop-station e gli ho scritto per complimentarmi e proporgli di vederci in studio per vedere cosa poteva succedere. E quindi eccoci qui!

(Fa) Ciao! Io e Claudio ci siamo conosciuti proprio perché facciamo musica e abbiamo subito deciso di fare qualcosa vedendo l’affinità che avevamo e che abbiano. Così tra un brano e l’altro il progetto ha preso forma.

2.Quali sono secondo voi i progetti più interessanti dell’attuale scena musicale italiana?

(RA) Sinceramente non sono davvero molto presente nella scena italiana a livello di attenzione , sono più attratto da cosa succede fuori da qui, però per il poco che seguo la  nostra scena mi sono imbattuto in alcuni nomi che mi hanno colpito per l’originalità musicale e stilistica  come , Bordeaux un artista emergente molto talentuosa, Lahasna e il produttore  SalamCarther, Jesse the Maestro, Pufuleti , e andando  più nel “mainstream “ sicuramente Venerus , Joan Thiele , ditonellapiaga e Tra supreme per l’unicità del suo modo di scrivere e pensare la musica.

(Fa) Guarda in Italia c’è una gran bella musica, per esempio 3 rapper che sono in gioco da  un po  e continuano ad uscire sono Jhonny Marsiglia, E-green e Clementino. Di emergenti che mi piacciono ce ne sono tanti, sia con cui ho collaborato sia con cui vorrei collaborare, specie nel milanese c’è un sacco di gente che spacca. Per quanto riguarda l rbn il mio pupillo è Ainé. Con lui ho studiato e ho imparato molto. Il suo modo di viaggiare nelle melodie è incredibile. Ma anche per il funk elettronico e jazz elettronico (nu Guinea) , (lndfk) c’è bella roba.  Vorrei solo conoscere qualche artista afrobeat perché è un genere che mi piace tanto!

 

3.Entrambi siete stati parecchio influenzati dalla musica afroamericana, volete dirci qualcosa di più? Che cosa vi portate dietro da quel mondo e in che modo il vostro progetto ne è stato arricchito?

(RA) partendo dal presupposto che la matrice ritmica di tutta la musica moderna è di fatto la musica africana, la musica afroamericana è l’affermazione di un popolo e di una cultura che con la sua energia vitale ha cambiato il mondo volente o nolente ,determinando la nascita di praticamente tutti i generi musicali che oggi nutrono il mercato musicale globale.

Penso di poter parlare anche per Fabio quando dico che ciò che ci portiamo dietro da quel mondo , oltre al sound e al groove che ha origine dal blues,  sia proprio  la percezione e la consapevolezza della passione , dell’amore e della sofferenza , che attraverso la musica  gli afroamericani sono riusciti a rendere uno status quo dell’ espressività atistica musicale per tutti . Tutti i popoli tutti i tempi a venire.

 

In “Afa” ci sono comunque dei rimandi alla Puglia attraverso l’utilizzo di alcuni neologismi. Come è avvenuto questo gioco linguistico?

(Fa) La musica afroamericana, il soul, il blues e il jazz mi hanno conquistato. Dopo aver ascoltato il rap sono rimasto molto colpito dal modo in cui si campionava e si costruiva il beat. Così mi sono immerso nel campionamenti e nella cultura black, viaggiando nel funk nell jazz e nell  rnb cercando di masticare e imparare. Cosa che faccio ogni giorno. Tutte le influenze e quello che ti ha reso artisticamente quello che sei, porti poi nella tua musica, è inevitabile.

 

È avvenuto molto facilmente, giocando con le parole, le sue radici e le sue musicalità, chiunque come noi si può accorgere che il dialetto suona, va a ritmo da solo, nella musica e nelle parole di generazioni.

 

Anticipazioni sul vostro prossimo disco?

(RA)  A dicembre uscirà il resto del nostro primo Ep. E già per Gennaio abbiamo qualcosa che bolle in pentola. Nel frattempo, continuiamo a lavorare. Posso dirvi che il mio  sound come produttore è  in costante evoluzione alimentato da ciò che più mi emoziona e mi smuove musicalemente. Quindi ciò che posso anticiparvi è che sicuramente sentirete tanta altra musica e non sentirete mai un nostro progetto che suona tutto uguale.

(Fa) Si chiama Epigment e come i pigmenti, ha tante influenze diverse, tanti mood diversi.  È qualcosa di forte e di sentito. E che spero avrà una forte reazione.

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