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Lyl ci porta nella sua “Tana” e ce la racconta

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Disponibile da venerdì 2 dicembre “Tana“, l’album di debutto di lyl in uscita per Fonoprint Records e distribuito da ADA Music Italy. Nelle 8 tracce che compongono Tana, lyl sperimenta con varie trame musicali: ogni brano è pervaso dalla naturalezza e dall’immediatezza del pop, dall’energia vitale del neo soul, dalla ricercatezza nell’arrangiamento e dagli espedienti armonici del jazz, a cui si aggiunge uno stile di scrittura unico, introspettivo e imaginifico infuso di sperimentazioni sonore che attingono dall’elettronica.

Siamo entrati nella sua tana.

Chi è Elisabetta Galetti e chi è lyl? E chi ha la meglio quando litigate?
Sono sempre io anche se sto iniziando a pensare che sarebbe meglio crearsi un personaggio, così da poter scindere le cose e da potersi anche in qualche modo schermare. Anche senza l’alias c’è già un costante cozzare di personalità in me ahahah, mi piace farmi la guerra.

Bologna è ancora un posto favorevole per fare musica? Quali sono i luoghi imprescindibili della città di incontri tra musicisti?
Si assolutamente, Bologna è ancora estremamente viva dal quel punto di vista secondo me. Luoghi imprescindibili sono lo SghettoClub, il Cortile quando ci sono le jam. Io credo molto nel potere delle piazze perciò per me anche il MovimentoArtiLibere fa tanto per tenere viva la città.

Com’è nato il disco “Tana”? Quando hai capito che era il momento per esordire? E come si capisce quando un disco è finito?
Il disco TANA è nato tra il 2021 e il 2022: quando in studio avevamo in mano un po’ di brani, mi sono resa conto che erano tutti legati dal fatto che parlavano della mia famiglia e ho deciso che potevano far parte di un progetto unitario. Non posso dire di aver capito quale fosse il momento giusto per esordire; ho seguito il corso delle cose ed è successo. Per quanto riguarda il capire quando un disco è finito; penso che sia sempre difficile e si corre spesso rischio di accanirsi sui brani quando magari sono già chiusi. A un certo punto bisogna lasciarli andare, ci si deve ricordare dell’energia del momento in cui sono stati scritti, composti, prodotti e li si deve rispettare. È un attimo rovinare tutto!

Possiamo dire che “Tana” è la tua personalissima definizione di famiglia?
Si assolutamente! È anche una fotografia di quello che la mia famiglia è stata finora; penso che col tempo cambieranno le cose e certe emozioni si “smusseranno”

Leggiamo che hai iniziato a suonare grazie a tuo fratello. Collaborerete mai?
Chi lo sa! A me piacerebbe davvero tanto! Per ora stiamo cercando di ritagliarci uno spazio di tempo dove poter suonare assieme

E adesso?
E adesso spero di poter presto portare in giro live il disco con la band e poi di dedicarmi a brani nuovi che sento già di voler scrivere, con delle nuove consapevolezze.

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