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L’oscurità tribale e cittadina di Luca Gemma nel suo nuovo “Fantastiche visioni”

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In questa atmosfera pre festiva, dove tutto sembra essere come sempre, ma scorrere allo stesso tempo inlettubilmente verso una fine, quella di cene infinite e parenti che non sentiamo vicini, quei giorni infiniti in cui continueremo a pensare al lavoro anche se ci hanno detto non dovremmo. Milano sembra un enorme parco divertimenti di shopping e caffè in centro, di amici che vanno al cinema e si abbracciano, di regali che non ci servono e amori ritrovati che poi non ritroviamo mai davvero. In questo periodo oscuro e brillante, Luca Gemma ci accompagna con il suo “Fantastiche Visioni“, il suo nuovo album. Un disco freddo che però sa anche di casa, quella casa in cui siamo rimasti inspiegabilmente da soli. Atmosfere crepuscolari, alternative pop che si nutre di canzone d’autore e influenze internazionali. Benvenuti nel mondo sbilenco e visionario  di Luca Gemma che non tarderete a riconoscere e ad accogliere.

Luca Gemma è un cantautore e musicista di origini romane, nato per caso a Ivrea, che, dopo aver vissuto sei anni in Germania, si trasferisce a Milano per iscriversi all’università. Ciò che colpisce di più è come Gemma, a cinque anni di distanza dal suo precedente lavoro discografico, riesca a racchiudere nelle canzoni violenza e paure, come lui stesso dice in Nè santo nè killer, una sorta di autoritratto fantascientifico e immaginario. Ritmi serrati, una chitarra desertica, una voce che ti accompagna all’interno di un tunnel oscuro di solitudine e rimpianti. Questo disco è la colonna sonora per la fine del mondo, è la vita che scorre a Milano nonostante tutto: nonostante abbiamo perso l’ultimo tram, nonostante la nebbia, e nonostante non siamo mai stati così soli. Gemma è una sorta di profeta urbano, che con questo disco ci sveglia ed illumina.

Un disco sotterraneo, da scoprire con calma e al momento giusto, un mattone che si tiene a lungo sul comodino prima che effettivamente arrivi il suo momento. E questo momento per noi sono delle feste natalizie con delle atmosfere à la Non è un paese per vecchi. Non è facile, ma ne vale davvero la pena.

Lo aspettiamo live.

 

 

 

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