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LA TERRA È TRIANGOLARE DI GIACALI – INTERVISTA

“LA TERRA È TRIANGOLARE” è un’allusione al folle bigottismo di coloro i quali credono che la terra sia piatta e non solo. Nota provocatoria di denuncia per l’accessibilità e la facile reperibilità delle notizie lampo online, per cui tutti si vestono da tuttologi in qualsiasi circostanza e, appunto, ormai “basta andare sul web avere una posizione”.

 

La terra è triangolare vuol essere una provocazione, per tutti coloro i quali credono che la terra sia piatta. Le notizie sul web dilagano e tutti si credono tuttologi, senza alcun approfondimento ci sentiamo capaci di dire ciò che è giusto da ciò che è sbagliato, ciò che è vero da ciò che è falso.

 

Ciao Giacali, raccontaci qualcosa di te

Mi chiamo Giacinto, sono nato in Calabria a Crotone nel 96, sono cresciuto a Strongoli in un piccolo paese della provincia. Mi sono laureato in storia e filosofia e in filosofia teoretica, etica ed estetica a luglio di quest’anno presso l’università della Calabria. Mi sono trasferito a Milano a febbraio.. ho suonato in molti posti e in situazioni più svariate, ma lo rifarei ancora anzi non vedo l’ora di suonare.  Ho scritto molti brani, un giorno ho contattato il Produttore Andrea Pachetti ed abbiamo deciso di registrare e produttore due pezzi tra cui la terra è triangolare . Dopo un anno di ricerche ho conosciuto Davide di Maggioni di Matilde dischi/ maionese project e mi sono affidato per la pubblicazione del singolo.
Parlaci del tuo nuovo brano cosa ti ha ispirato nella scrittura?
Sono anni in cui le notizie falsa dilagano e tutti si credono dei professionisti in un determinato settore senza aver letto mai una pagina o senza le dovute competenze. Crediamo al primo che scrive in un blog o articolo, senza andare a ricercare l’autenticità e senza approfondire nessun argomento. Mi sono ispirato ai venditori di fumo, ai cazzari del web.
Quali sono le tue influenze musicali? Quali i tuoi artisti di riferimenti?
Sono stato influenzato dalla musica anglofona anni 80, dal cantautorato italiano, ma sicuramente il mio punto di riferimento è Fabrizio De Andrè. Ascolto Afterhours, Brunori molti gruppi o cantautori in cui ritrovo qualcosa di vero all’interno dei testi.
Quali sono le caratteristiche che ti contraddistinguono dagli altri artisti?
Non ho una voce tipo Giuliano Sangiorgi, semplicemente credo nel mio progetto a prescindere dai cazziatoni. Credo ci siano artisti molto più bravi di me ed altri meno bravi, ma la musica è soggettiva. Quando una persona scrive un testo e lo espone, in quel testo si può rintracciare la filosofia dell’autore, il punto di vista. Per questo motivo non scriverei a caso, tipo: amori non vissuti, esperienze non vissute solo perché di moda. Dico semplicemente ciò che ho intenzione di dire senza fronzoli, per me vale questo.
Da artista emergente quali sono le difficoltà principali?
I soldi per far in modo che il progetto nasca e venga diffuso, anche il booking conta molto. Più suoni più hai possibilità di farti apprezzare.
Cosa serve nel 2022 per avviare un progetto musicale e come immagini possa cambiare la scena tra qualche anno?
Tutte le formule che propongono sono false, non esiste una formula bisogna conoscere un minimo la filiera più che altro per non affidarsi a dei venditori di fumo e poi bisogna essere molto convinti che il progetto sia valido, senza mai peccare di presunzione.

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