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Quando ho incontrato TGP: Carneo

La malinconia dell’inverno, la bellezza della pioggia.

Intervista a cura di Giorgia Groccia

Maledetto Lunedì è il nuovo singolo della band romana CARNEO, fuori dal 13 Settembre.

 “Se ci pensi manca solo il sole, che oggi non ci guarda perché fuori piove .”

A distanza di alcuni mesi dalla fine dell’estate, riascoltando Maledetto Lunedì, si può cogliere il senso di malinconia che resta, unica traccia tangibile della bella stagione ormai lontana. L’odore della birra finita, le domeniche passate tra il tepore delle lenzuola e l’incombente inizio settimana alle porte, le lenzuola macchiate d’amore, parole non dette, forse sussurrate all’orecchio, nel buio di una camera troppo grande per due.

 

 

Eccovi la nostra chiacchierata con i Carneo:

Maledetto Lunedì è il vostro ultimo singolo estremamente descrittivo e malinconico. Ci raccontate la genesi del brano?

In realtà non nasce in un momento preciso, ma da una serie di sensazioni che ci accompagna ogni giorno, soprattutto in uno dei mesi dove finisce la spensieratezza dell’estate, nel giorno in cui ricomincia la monotonia e gli impegni della propria vita.

 

“Settembre è il mese giusto per starcene a letto”: qual è il mese preferito dei Carneo e perché ?

Ogni mese offre opportunità e spunti unici, abbiamo parlato di settembre perché tra tutti è quello che segna una nuova partenza, la routine che torna prepotente nelle nostre vite, e la pigrizia di chi come noi vuole evitarla, preferendo starcene a letto.

 

 

Se doveste scegliere tre album che vi hanno cambiato la vita quali scegliereste e perché?

“The Doors”, “Non al denaro, non all’amore né al cielo”, “Theatre Of Pain”. I The Doors, De Andrè e i Mötley Crüe sono artisti differenti gli uni dagli altri e proprio per questo hanno contribuito in modo unico alla formazione di una nostra identità.

 

“Maledetto Lunedì” è l’inno indiscusso al cattivo tempo, l’inizio dell’autunno alle porte e l’umore altalenante. Ammettetelo, l’autunno è la vostra stagione preferita per scrivere canzoni… 

L’autunno è una stagione di transizione, e le emozioni seguono un po’ il cambiamento che vediamo nella natura. La nostra stagione preferita? Forse no, ma potrebbe essere la più produttiva.

 

 

Da cosa partono i Carneo e dove vogliono arrivare? 

Siamo tre persone che fanno musica da sempre e il gruppo ha assunto forme diverse nel corso degli anni. Il tempo ci è servito a capire che tipo di musica volevamo fare fare, il sound da avere, le emozioni da trasmettere e inquadrare bene la nostra strada. Vogliamo solo trovare il giusto modo per trasmettere quello che viviamo e cerchiamo di essere autentici il più possibile, mettendo a nudo le nostre fragilità, solo questo conta per noi. Ora siamo in tre ma l’incontro con Giovanni Carnazza ha dato una svolta importante al nostro percorso con una direzione artistica precisa e ordinata: “è il nostro quarto elemento”, diciamo spesso e ci auguriamo che questa collaborazione  duri a lungo.

 

Prossime date?

In questo periodo ci stiamo dedicando più che altro alla scrittura e all’attività in studio, non abbiamo fissato date in particolare.

 

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