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In studio con… Eusebio Martinelli

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Eusebio Martinelli, già sassofonista di Vinicio Capossela, ci porta con lui n studio per parlarci della nascita del suo nuovo singolo L’abc.

 

 

 

Eusebio, il tuo nuovo singolo si chiama L’abc. Ci racconti innanzitutto dove l’hai scritto?

Nei miei quotidiani giretti in bici, anche per la spesa o per portare i bimbi a scuola, sono solito annotare le mie idee con il telefonino. Queste sono state poi meglio sviluppate a casa nel mio studio.

 

Come si è strutturato il processo creativo del pezzo? Hai scritto prima la musica o il testo?

Come mia abitudine anche per L’abc ho scritto prima la musica e in seguito le parole. È stato bello vedere, alla fine della creazione, come le parole fossero come già contenute nella musica e non sia stato difficile farle uscire.

Quali erano i tuoi pensieri mentre componevi la canzone? Alcuni di questi hanno influenzato sonorità e liriche?

Pedalare porta inevitabilmente alla positività, a lasciarsi alle spalle l’inevitabile stress della vita. Questo brano l’ho scritto pedalando in uno stato di grande serenità, pensando alla natura e alle tante cose per cui mi sento grato alla vita. Sicuramente questo ha caratterizzato sia il ritmo che le armonie che lo compongono.

 

Che artisti stavi ascoltando mentre scrivevi L’abc?

Stavo ascoltando un gruppo sudamericano che mi ha fatto conoscere Tiziano Bianchi, si chiama Mexican Institute of Sound. In particolare il loro brano chiamato Mexico è stato la sound reference che abbiamo utilizzato: sia con Tiziano nella realizzazione della parte elettronica che con Francesco Ambrosini in sede di mixaggio.

 

Come si è svolto invece il processo di registrazione e produzione del pezzo? È cambiato qualcosa nel brano rispetto al momento in cui è stato scritto?

Ho realizzato una prima versione con la mia voce, la mia tromba e gli altri strumenti in versione midi. Questi ultimi in seguito, uno alla volta, sono stati sostituiti dagli strumenti reali suonati dai musicisti nel mio studio di registrazione. In seguito è stata realizzata la parte elettronica da Tiziano Bianchi nel suo studio di Sassuolo: il brano ha così assunto una veste inaspettata e che da subito mi è piaciuta tantissimo. La fase finale di mix e master è stata curata dal bravissimo Francesco Ambrosini nel suo studio di Verona Duck Chagall. 

 

Qual è la tua parte preferita e quella che ti piace di meno dell’intero processo di nascita di un brano, dall’ideazione alla sua incisione?

Onestamente la parte che meno mi piace nel processo generale di creazione è quando sai che dovresti realizzare qualcosa di nuovo per promuovere un nuovo tour ma sai anche di non avere ancora pronta nessun’idea. In seguito magicamente questa buona idea arriva sempre e da lì è tutto molto entusiasmante, coinvolgendo i giusti musicisti e osservando che, anche grazie a loro, avanza tutto alla grande e spesso in modo inaspettato. 

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