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In codice, con una canzone: la playlist per la giornata mondiale delle password

Oggi, venerdì 5 maggio 2023, è la giornata mondiale delle password e per l’occasione abbiamo deciso di elaborare questa playlist: cinque brani per dire, in codice, qualcosa a qualcuno. Se volete dire a qualcuno “mi manchi”, e non avete la confidenza per farlo, il brano giusto potrebbe essere la soluzione che stavate aspettando. Ed ecco qui che la disco-malinconia di Ascari può soccorrervi per dare una frecciatina, o gli Ave Quasàr potrebbero salvarvi dal ghosting.

Buone password a tutti.

 

“DISCO NOSTALGIA” di Ascari

o anche, come dire a qualcuno che non ha talento

 

Sarà capitato a tutti, almeno una volta, di innamorarsi di qualcuno, e non tanto per quel qualcuno ma per l’idea di avere qualcuno che sembrasse come quel qualcuno. Se non fosse chiaro, il qualcuno in questione è la più bella ragazza che non si sa per quale motivo incrocia il vostro sguardo nel locale dove sta suonando una band di vostri amici sfigati e voi vi perdete, la usate per farle interpretare tutte le vostre fantasie, come fosse un’attrice e voi aveste un sacco di parti da farle recitare. Ed è tutto bellissimo, perchè lei ricambia anche, finchè non vi accorgete che no, lei non è quel qualcuno, è qualcun altro. E glielo potreste dire con “Disco Nostalgia” di Ascari, un nuovo brano del cantautore elettronico no-binary di Reggio Emilia, che ci avvicina sempre di più alla pubblicazione di un nuovo disco: un brano per dire a qualcuno che non ha talento, che non è la ragazza intellettuale che ci siamo presi da portare al cinema e alle mostre di Milano, che non è l’idealizzazione che ci siamo fatti di lei, e tante altre cose di cui ci siamo riempiti la testa, ed è anche colpa nostra. 

 

“SPIAGGE BIANCHE” di Elias

o anche, come dire a qualcuno “vorrei passare una giornata al mare con te”

 

Elias è un cantautore di stanza a Milano che gioca con le sonorità anni Ottanta, con i sentimenti che nascondiamo sotto al tappeto, che parla di relazioni che finiscono, con quella spensieratezza di chi ormai ci è abituato. Elias ci porta su una spiaggia d’inverno, confezionando il brano perfetto per chi vuole portare qualcuno al mare, magari quella ragazza conosciuta su Tinder che si presentava come la nostra anima gemella, con cui avevamo già fantasticato viaggi e vacanze, ma che ci ha ghostato il giorno dopo. Proprio a lei ci verrebbe voglia di mandare questo pezzo, che sa di un inverno sotto le lenzuola, di spiagge deserte e piedi freddi che si scontrano. “Spiagge bianche”, questo nuovo singolo di tristezza ballabile, è un brano che, dai suoni alle parole, guarda indietro, attraverso un racconto di un luogo ideale che risiede dentro ogni animo malinconico, e una sonorità eighties ma moderna al tempo stesso nelle ritmiche e nei colori. Lo consigliamo a chi vorrebbe chiedere intimità a una persona che continua a negarcela. 

 

“PENIS” dei Dead Cells Corporation

o anche, come dire a qualcuno “l’amore è anche questo schifo qua”

 

Questo è quel brano che dovreste davvero far ascoltare alla vostra crush del sud, quella ragazza bellissima che incontrate tutte le estati, quando scendete nella vostra casa in Calabria per poi ritornare al nord a fare l’università a settembre, o qualsiasi altra cosa si faccia al nord. Quella ragazza, dalla pelle olivastra e dall’aria etera, ci fa pensare sia ad una serata romantica sulla spiaggia, ma anche del sesso all’angolo di kebabbaro sulla statale. Se questa ragazza non capisse l’inglese, cosa probabile in questa nostra folle fantasia, un brano come “penis”, il nuovo singolo dei Dead Cells Corporation, potrebbe essere perfetto per trasmetterle questo mix unico di sensazioni romantiche e sessuali, quella voglia incredibile di accarezzare una ragazza, ma anche di scoparla in un bagno, tra birra e sabbia che si raggruma ovunque. Romanticismo, rave ed elettronica sono sempre le nostre cose preferite, e probabilmente anche quelle che accompagnano questo strambo progetto firmato Dischi Sotterarnei. Con la sua voce potente e i testi strazianti, “penis” è una canzone che parla a chiunque abbia mai sentito il dolore della solitudine e il disperato bisogno di connessione umana. La canzone porta gli ascoltatori in un viaggio attraverso gli alti e bassi di un’esistenza senza amore (o così ci fa pensare la società là fuori), dal vuoto di un letto freddo al desiderio del tocco di un altro.

 

“PENSIERI A VAPORE” degli Ave Quasàr

o anche, come dire a qualcuno “voglio andare ad un rave, con te”

 

Tornano anche gli Ave Quasàr (un duo di Alessandria di cui dovreste recuperare l’abum di debutto) con il loro sound inconfondibile che unisce elettronica e cantautorato e niente come questo brano, dove il testo si fonde e nasconde con la musica, si ben adatta a questa giornata mondiale delle password. Improvvisamente, è come se fossimo ad un concerto di una band che non conosciamo, e tutto è confuso e stratificato, come la persona che abbiamo convinto a portarci dove siamo, così lontano dalla nostra comfort zone ed amore, fumo e musica sconosciuta diventano la stessa cosa: dei pensieri a vapore. Usate questo brano per fare i misteriosi, usate questo brano come messaggio tattico quando non vi state frequentando con qualcuno, e non vi sentite da qualche giorno e non sapete come ritrovarvi. Questo brano, di una confusione elettronica e rock squisita, è un piccolo rave privato che non si può che assecondare. Provare per credere. 

 

“SOLO IL TEMPO” di Beatrice Pucci

o anche, come dire a qualcuno “Mi sei mancato tutta l’estate”

Una piccola rivelazione dell’underground musicale è stata sicuramente Beatrice Pucci, che con la sua voce malinconica e un sound dal respiro internazionale ci ha letteralmente affossato nella malinconia con il suo nuovo album album dal titolo “Indietro”, un piccolo inno in difesa delle fragilità umane che si concretizzano in particolare nel singolo che questo disco l’ha preceduto: “Solo il tempo”. Qui ritroviamo la storia straziante e malinconica di un’assenza, e forse questo brano, pubblicato tatticamente sui social, potrebbe aiutarvi a comunicare proprio quest’assenza, ora che l’estate è alle porte, e con essa anche tutti i drammi che l’accompagnano. Un brano dedicato a tutti quelli che hanno fatto viaggi, cene con gli amici e serate incredibili, con il pensiero fisso rivolto all’unica persona non presente. 

 

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