Il 2020 wrapped.
Settimana scorsa Spotify ha deciso di regalarci, come ormai da tradizione, i nostri wrapped, le statistiche personalizzate degli ascolti di quest’anno tanto strano quanto ricco di musica, anche se, purtroppo, solamente offline.
Ed eccomi allora qui, a dedicare questa puntata di Scanzoni proprio alle statistiche annuali di Spoti. No, no, non temete, non vi faccio il pippone sui miei ascolti, di cui so che non ve ne può fregare di meno e che, tra l’altro, ho notato essere sporcati dalla quantità un po’ esagerata di musica nuova, emergente o meno (talvolta affondante), che mi viene proposta, parlerò bensì dei brani più ascoltati a livello nazionale e mondiale e vi offrirò il mio scanzonato ed opinabile parere.
Artista più ascoltato al mondo
L’artista più ascoltato al mondo risulta essere Bad Bunny con ben 8,3 miliardi di streams. VI PREGO, ditemi che non sono stato l’unico ad avere la reazione del “Chi??!!?!??” misto incredulo-sorpreso al nome dell'”artista” portoricano. Ebbene sì, ammetto non sia il mio genere, ma, a mia discolpa, posso dire di essermi immediatamente documentato. E? E… Eh, niente, stavo bene anche senza, anche se un’idea oggettiva del motivo del suo successo me la sono fatta: se combino trap, hip hop e reggaeton cantando in spagnolo, in un mondo in cui la lingua di re Felipe è ancora la seconda più parlata (dopo il cinese mandarino), penso che alla fine il conigliastro abbia decisamente avuto tutti gli astri dalla sua.
Artista donna più ascoltata al mondo
Sì! Grazie al cielo qui non ci sono sorprese. Billie Eilish è, per il secondo anno consecutivo, leader di questa classifica. I suoi brani del 2020 non sono arretrati di un centimetro a livello di qualità ed originalità. Giusto così! Brava.
Brano più ascoltato al mondo
Il brano più ascoltato su Spotify in assoluto, con ben 1,6 miliardi di streams, è Blinding Lights di The Weeknd. Boh, solo a me l’intro ricorda un sacco Take on Me degli a-ha? Ma anche i suoni me li ricordano. Secondo me sono proprio inquadrati in quel pop anni ’80 lì, niente più, niente meno. Originalità zero. Ripeto: boh.
Artista italiano più ascoltato
L’artista italiano più ascoltato di questo 2020 risulta essere il nostro caro ThaSupreme. Bè, niente da dire. Come potrete intuire dalla puntata di Scanzoni dedicata a lui (leggi qui), sono solo contento che il nostro enfant prodige abbia dato 73 8451 a tutti.
Artista donna italiana più ascoltata
Lo dico subito. E’ Elodie. E il mio commento è: “no.”. No, perché Elodie è sicuramente una modella con una bella voce, ma NON è un’artista per quanto mi riguarda. Un’interprete (e già questo non depone a suo favore) che si fa spingere come una banderuola dall’autore del brano che sta cantando non mostra la benché minima personalità artistica, sebbene possa rappresentare un El Dorado per la casa discografica che la possiede (eh sì, perché praticamente è uno strumento musicale dal punto di vista dei brani musicali) perché canta la qualunque hit preconfezionata le si presenti. Basti pensare che i suoi tre brani più ascoltati dell’anno sono Andromeda, in cui praticamente canta come Mahmood (stessa cadenza, stessa metrica del testo) solamente con un timbro meno particolare, Ciclone (non per niente gli autori principali sono Takagi e Ketra, feat. Elodie, etc. etc.) e Parli Parli (autore principale Carl Brave, ancora una volta feat. Elodie). Insomma, tre brani che non c’entrano niente l’uno con l’altro, in cui, praticamente Elodie fa parte dell’arrangiamento.
E pensare che questo è l’anno in cui ci sono state un sacco di uscite al femminile in Italia da lustrarsi i timpani…
Brano più ascoltato in Italia
La canzone più streammata del 2020 in Italia è Mediterranea di Irama. Io boh, cioè raga, ma che è, ma davvero???? Con tutte le mine che sono uscite, si ascolta questa? Mah, io spero che sia un errore dovuto al fatto che qualche algoritmo in qualche modo ha sommato anche gli ascolti di Nera non riuscendo a distinguere i due ritornelli. Chi ha orecchie per intendere…
Questo è tutto, tra alti e bassi, per quanto riguarda le classifiche di Spotify di quest’anno. Ed ora, la domanda di rito: cosa ci riserverà l’anno prossimo?
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