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I Komosa Club ci raccontano il loro progetto

Fuori da mercoledì 21 giugno 2023 per Tuma Records “Kosmosa Club Ep”, il primo lavoro autoprodotto dell’omonima band, un disco di 5 tracce che unisce atmosfere e componenti di un immaginario cosmico, a suoni psichedelici e sintetici, con intensi richiami al sound tipico degli anni ’70. Il concetto di Kosmosa Club ruota attorno a una rappresentazione onirica di un luogo indefinito, frutto dell’immaginario di chi ascolta, ricreato e rimodulato a proprio piacimento, estratto dalla realtà. All’interno di questo luogo, l’ascoltatore è pura espressione del suo essere, immerso e connesso con la propria coscienza e le proprie emozioni, senza barriere e limiti. I Kosmosa Club si identificano come fruitori ed ascoltatori a loro volta di nuove suggestioni, e custodi di queste, le trasformano in parole e suoni.

Chi sono i Kosmosa Club nella musica e chi sono invece nella vita di tutti i giorni?

I Kosmosa club nella musica sono la rappresentazione di un luogo indefinito, frutto dell’immaginario di chi ascolta che viene rimodulato a proprio piacimento, estratto dalla realtà, suggestionato dal sogno. Queste visioni o stati vengono sorretti da una musica altrettanto descrittiva che ben può ricreare l’immaginario di questo luogo. Nella vita di tutti i giorni oltre che ad essere amici, studenti e musicisti siamo anche noi stessi fruitori di tutto questo mondo che ci circonda, delle suggestioni che ne derivano, che si materializza in specifici stati d’animo o in suoni specifici.

 

Quali sono, secondo voi, i progetti più interessanti dell’attuale scena musicale italiana?

Sono nati un bel po’ di progettoni in Italia nell’ultimo periodo. Noi abbiamo un grande interesse e una grande ammirazione per nomi come Post Nebbia, Studio Murena, Marco castello anche per le scelte stilistiche. In alcuni casi reputiamo ci sentiamo molto vicini a questo tipo di estetica.

 

Ci sono degli elementi ricorrenti nei vostri brani? Quali sono?

I nostri brani poggiano su una base solida che è il sound. Proprio all’inizio del progetto l’idea di sound e l’instancabile interesse che avevamo a raggiungerlo ha spianato e creato una strada da seguire, anche attraverso le influenze musicali che avevamo e abbiamo ancora in comune. Nel disco quindi ricorrerà sempre un nucleo sonoro compatto che renderà riconoscibile e lineare l’ep dall’inizio alla fine (sopratutto batterie e ambienti, i synth…)

 

C’è un messaggio che vorreste trasmettere con il vostro disco?

Con il nostro disco abbiamo appena aperto le porte del Kosmosa Club quindi manca che qualcuno ci entri. Essendo un luogo immaginario una persona che ascolta in un certo modo l’ep si materializza con se stesso e con la sua interiorità. Quello che ci renderebbe davvero felici e ciò che vorremnmo trasmettere è che l’ascoltatore possa appunto compiere questo viaggio interiore (ma anche esteriore), lavorare di sana immaginazione, in cui attraverso anche i testi, che riguardano tematiche diverse ma comuni a tutti, trovare un’armonia con il resto, con il mondo reale e riflettere anche su se stessi in qualche modo.

 

Prossimi progetti per il 2023?

Per non spoilerare troppo ci limitiamo ad annunciare le date estive e quelle che magari si aggiungeranno in seguito. In autunno probabilmente ritorneremo in studio poiché abbiamo musica nuova, già quasi pronta e abbiamo al nostro fianco il fantastico team di Tuma Records!

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