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#Frittomisto – Episodio 2 – la nuova rubrica a cura di Caffellatte

Benvenuti in #Frittomisto, la vostra Caffellatte torturerà per voi con domande scomode, divertenti e sovversive, degli artisti scelti da lei ogni settimana

Ci siamo, l’hype è finito, adesso passiamo ai fatti, cari amici lettori. Episodio 2. Ma facciamo un passo indietro: sobbarcati di articoli che, diciamola tutta e bene, non legge mai nessuno, ho pensato che forse tutta quell’arte, quelle canzoni, quegli artisti, che ogni settimana si affrettano ad immettere la loro musica sulle famigerate piattaforme digitali avrebbero piacere nel confrontarsi su argomenti semplici, immediati, accattivanti, pop, proprio come la loro musica fresca, nuova. Tra domande scomode, private, divertenti e non necessariamente legate all’ultimo singolo uscito (che tanto la musica sarebbe meglio ascoltarla piuttosto che leggerla non trovate?) ecco l’idea di una rubrica legata all’omonima neonata playlist; niente di originale, penserete, e forse non sbagliate, però, vi assicuro, questa non è un’intervista. Mi spiego (e lo rispiegherò forse ogni settimana), questa non è una semplice intervista, piuttosto è la mia personale visione della raccolta di risposte ad una stessa domanda che varia di settimana in settimana posta a diversi artisti selezionati da me, la vostra Caffellatte, come se stessimo li a preparare insieme uno splendido fritto misto. Ah, quasi dimenticavo: un’intervista a sorpresa c’è, ma dovrete leggere tutto per scoprire le altre domande. Questa settimana ho chiesto agli artisti di raccontarmi tre brani o i tre artisti che non possono assolutamente mancare nella loro playlist personale e perché, eccone il risultato!

 

 

Livido è un pezzo che sanguina e urla forte la voglia di far rotta verso tutto ciò che è casa, che ci ammala e ci cura. E’ il distacco abissale che si crea tra poli che si appartengono, ma non sanno più ammetterselo; Calafato fa da ponte tra le anime prestandosi come megafono di una generazione in fuga da tutto, sì, ma sopratutto da sé stessa. Ecco tre brani che non possono mancare nella sua playlist: 

Mac Miller – Rap Diablo: “Everybody got dead homies”, e il sample di Coltrane è incredibile.

Johnny Marsiglia – La pioggia, gli applausi: è una delle più belle canzoni mai scritte, non serve dire altro.

Verdena – Contro la ragione: Emozione grandissima la prima volta che l’ho ascoltata, che non smette di ripetersi ad ogni nuovo play.

 

 

Il brano RONDÒ è una dichiarazione d’amore immaginata, fatta di figure insolite, quadri famosi, atmosfere cangianti e voli pindarici tra un’esotica Pechino e un’inaspettata compagnia. Un Rondò Veneziano è la colonna sonora che fa da sottofondo a questo sogno lucido in cui una danzante dama di corte è l’accompagnatrice perfetta per un avventura onirica volteggiante che rompe gli schemi. Ecco i tre brani che non possono mancare nella playlist di Stefanelli e perché

New Order – Ceremony: Il primo brano che vi propongo è Ceremony dei New Order. La mia playlist del cuore è fatta per lo più da sopravvissuti e ritengo Peter Hook (bassista della band) uno di questi. Adoro il suo suono di basso e il piglio punk inserito in quel mondo sonoro è il viaggio continuo in cui amo perdermi.

Damon Albarn – Lonely press play: Il capitolo “sopravvissuti a se stessi” continua con Damon Albarn e con quello che credo fu uno dei singoli di lancio del suo Lp da solista Everyday robots. La cosa che più apprezzo di questo brano, oltre al testo, è il modo in cui coesistono in perfetta armonia la delicatezza dei suoni ed il groove costante e sinuoso. Niente è fuori posto. Potrei sentire questo brano per ore.

Mac Demarco – The Way You’d Love her : Chiudo questa triade con Mac Demarco e la sua The Way You’d Love her.  Il fatto che lui sia nel mio cuore gli garantisce un posto nella playlist della vita. Quello che più apprezzo di questo brano, al di là della semplicità e spensieratezza, è la scelta dei suoni. Amo il suo modo di suonare la batteria e i suoni che tira fuori dagli strumenti (nei primi dischi suona per lo più tutto lui).

 

 

La Lumaca Dischi presenta Tratto da una Storia Vera primo album del vulcanico e poliedrico artista calabrese L’ennesimo che segue l’EP Senape (2017). L’uscita è stata anticipata dai singoli Freddo Cane, subito inserito nella playlist Scuola Indie di Spotify e Free Drink.

Dall’Indie pop alla Trap, dall’Elettronica al Lo-Fi, Tratto Da Una Storia Vera è un album scritto in più battute, nato tra le bozze dell’iPhone, fatto di suoni elettronici e strumenti reali, ore in studio, inchiostro su pagine sbiadite, ticchettio frenetico sulla tastiera del Mac. ecco i tre brani fondamentali nella sua playlist:

This must be the Place – Talking Heads:Perché riesce a mettermi sempre buon umore. Good news – Mac Miller: Crea un bel Mood, tra relax e malinconia, tipico della musica che ascolto di più. Here’s a Letter For You – Blink 182: Il pop punk dei Blink182 rimane ancora oggi per me una fonte di energia e belle vibrazioni  capace di curare le “prese a male”.

 

 

 

Romolo Dischi presenta Farfalle, singolo che segna il ritorno dopo quasi un anno e mezzo di Portobello, progetto musicale di Damiano Morlupi nato nel 2017. Il brano è distribuito da Pirames International.

“Farfalle è un brano scritto nella primavera del 2019, quando buona parte del nord del Lazio venne invasa da questi animali bellissimi. Fu un colpo di fulmine, proprio come la ragazza per cui scrissi la canzone”.  Ecco le tre canzoni scelte da non perdere in playlist:

 Wouldn’t be nice – Beach Boys: perché ci avvicina all’universo

A day in the life: The Beatles perché ci avvicina al SENSO dell’universo

1979 – The Smashing Pumpkins: perché chi è nato negli anni 80 ed è stato adolescente nei ’90 può rivivere quelle sensazioni magiche.

 

 

Quella di Giovanni Marinelli, in arte Marinelli, è una storia musicale nata tra le mura di casa, il piano e la chitarra sempre a disposizione. Dopo i primi due inediti da solista, “Collezione” e “T-shirt”, lo scorso 23 ottobre Marinelli ha pubblicato James Dean, brano che lui stesso ha definito “la canzone estiva dell’inverno”. Ecco le canzoni che non possono mancare nella sua playlist!!

Ciao a tutti! Allora sparo subito i tre brani che nella mia playlist non potrebbero mai mancare, anche se la fatica è tanta, cioè, dai, almeno cinque… ma vabbè 

“Il mio canto libero” (Battisti). Amo Lucio, non contemplo una playlist senza un suo brano e questo per me è la quintessenza del periodo con Mogol. Testo, melodia, musica: è tutto al posto giusto, mi tocca fino in fondo e mi mette uno stato di pace ogni volta che l’ascolto. “Jealous Guy” (Lennon). Uno dei miei miti assoluti, punto di riferimento ogni volta che scrivo. Questa canzone è una delle prime che ho ascoltato del Lennon post Beatles. È un brano in cui lui si scusa con la compagna, Yoko Ono, per averla picchiata in un momento di rabbia dovuta a gelosia. Ne ho sempre amato l’armonia e la sua dolcezza contrastante alle parole e soprattutto al tema. “I didn’t mean to hurt you…I’m sorry that I made you cry”: questa parte mi fa volare, per la sequenza armonica per la bellezza che ne viene fuori. Diciamo che lo avrei perdonato anche io se mi avesse scritto una canzone così  “Going to California” (Led Zeppelin). Il primo amore non si scorda mai. I LZ sono stata la prima band di cui mi sono davvero innamorato, da adolescente. Me li sono tatuati addosso, ho visto dal vivo Robert Plant 5 volte. Insomma. Sono una loro groupie (ahahah). Loro sono l’incarnazione stessa del Rock, soprattutto del rock anni ‘70, quello dell’epoca d’oro della musica e di questo genere in particolare. Ma questo brano è unico nella loro discografia, nonostante abbiano mille brani più intimi, su questa scia. Going to California é un brano acustico, chitarra, un mandolino, parla e ti fa vivere la California come se fossi lì in quel momento, come se stessi vivendo mentre ascolti anche tu le sensazioni che hanno voluto imprimere in quella canzone… la bellezza e la malinconia legata a quella terra. Vi consiglio di ascoltarlo a luci soffuse, magari candela accesa e un buon vino rosso in mano…

 

 

I Ludimà sono una band napoletana formatasi nel 2019 e composta da Alessandro Guarino (voce), Francesco Aviani (basso, cori), Andrea Landolfi (chitarra), Niko Pugliese (batterista). Il loro è un pop estremamente fresco arricchito da sfumature rock e alternative, derivanti dai loro numerosi ascolti e dalle loro notevoli disparate influenze musicali. 

 Queste Notti è un brano che racconta l’importanza di chi richiama a gran voce il buio per esternare al meglio la propria persona senza limitazioni, con onestà e bellezza.

I 3 brani che non mancano mai nella loro playlist sono: Acquiesce degli Oasis, perché sono uno dei gruppi che ci accomuna di più, anche se abbiamo tutti influenze musicali diverse l’uno dall’altro, gli Oasis riescono sempre ad unirci e ad unire in generale, e questo brano è proprio il simbolo di tutto ciò.

Helter Skelter dei Beatles, perché rispecchia la parte più dura e romantica del nostro sound, questo pezzo contenuto nel White Album fece scalpore, dato che i Beatles sono sempre stati visti come un gruppo con un sound completamente differente, e questo si ricollega proprio al nostro modo di fare musica, forte e romantica allo stesso tempo. White Shadows dei Coldplay, perché rispecchia invece la parte più ricercata della nostra musica, quella incentrata proprio sulla ricerca del suono e della componente melodica in un certo tipo di brano. Sono concetti fondamentali per noi e per la nostra musica.

 

 

Fuori il 23 ottobre su tutte le piattaforme digitali, distribuito da Artist First e prodotto da Zafa, il primo singolo di Andrea intitolato Messico.

Il brano è vero un inno alla libertà, alla rivoluzione. La spinta profonda ad andare oltre le proprie ambizioni, oltre le barriere e tirare fuori la propria forza distruggendo tutto ciò che di marcio c’è al mondo.

L’esistenza che tutti noi viviamo quotidianamente è intrisa di pregiudizi e di etichette, il diverso ne paga le conseguenze venendo allontanato e deriso anziché amato e compreso. Il brano di Andrea, senza girare attorno ai soliti perbenismi, si pone energicamente dalla parte dei più deboli lanciando un messaggio ben preciso: è ora di cambiare rotta, è ora di evolvere il pensiero, è ora di liberare se stessi dal pregiudizio. È ora di scatenare la rivoluzione. Ecco chi non può mancare proprio nella sua playlist personale:

MILEY CYRUS – Perché è la mia più grande fonte di ispirazione, colei che mi ha dato la forza di liberarmi ed essere me stesso. 

ANNALISA – La seguo dal suo esordio, come se fosse cresciuto insieme a lei (musicalmente parlando). La sua voglia di rompere gli schemi attraverso la sua musica e i suoi testi.

LADY GAGA – Mi fa ballare dalla testa ai piedi e mi da una grinta pazzesca.

 

 

INTERVISTA DELLA SETTIMANA: ZERO ASSOLUTO

Una storia d’amore si costruisce mettendo insieme svariati frammenti di giornate che piano piano si uniscono stando al fianco della persona che amiamo. “Cialde”, il nuovo singolo degli Zero Assoluto uscito il 16 Ottobre, fotografa la bellezza del quotidiano, rilasciando preziose perle di semplicità avvolgente. Prendere il caffè al mattino con la cucina in disordine, progettare un viaggio in tutte le capitali d’Europa, fare proprie le abitudini dell’altro, condividere la notte, che sia per aspettare l’alba, o semplicemente per gustarla insieme. Immagini forti e dirette, per un brano che segue perfettamente il fil rouge che gli Zero Assoluto hanno ripreso a stilare da luglio.

 

  • Come state vivendo il vostro ritorno sulla scena?

Lo stiamo vivendo con grandissima emozione ed entusiasmo. La musica era ed è e sarà sempre la nostra più grande passione e come tale, vitale. Quello che ci ha portato ad aspettare così tanto era la necessità di ritrovare quel bisogno di confrontarci con il pubblico e con noi stessi. Nel frattempo abbiamo portato avanti altri progetti imprenditoriali che ci hanno riempito di soddisfazioni.

  • Cialde è un brano estremamente intimo e delicato, ci raccontate la fase di scrittura in collaborazione con Colapesce?

La collaborazione è nata in maniera spontanea. C’è stima reciproca, quando è così scrivere insieme diventa una conseguenza meravigliosa. Con colapesce ci capiamo, abbiamo un approccio alla scrittura molto simile.

  • La domanda del giorno è: i tre singoli che non possono mancare in playlist e perché?

È impossibile. Cambiano in base all’umore. Escludendo CIALDE, Oggi metterei:1.Fuori Noi feat Gazzelle, Semplicemente e Per Dimenticare.

  • Qualche anticipazione sui progetti futuri?

Continueremo a mettere fuori musica, musica, musica e ci saranno sorprese. Ma tante.

 

 

 

 

Rubrica a cura di Giorgia Groccia A.k.a. Caffellatte

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