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Francesco Curci ci racconta il suo nuovo singolo “Fiamme”

Francesco Curci ritorna in gran stile con “Fiamme” il nuovo singolo in rotazione radiofonica e in tutti gli store digitali da venerdì 19 maggio per Show in Action (distribuzione Virgin Music Las / Universal Music Italia). Loop di batteria, basso, synth, chitarra elettrica scandiscono un irresistibile sound r’n’b/ neo soul facendo da sottofondo ad una trama a luci rosse i cui protagonisti sperimentano senza freni ogni angolo del piacere fisico in una vera e propria celebrazione dell’eros, spingendosi in un inferno libidinoso tra le cui “fiamme” diventa inevitabile bruciare. Come per le precedenti uscite, anche questa volta l’immagine di copertina diventa narrazione di un’estetica in grado di definire i paradigmi di una mascolinità 2.0 di cui l’artista si fa interprete lungimirante attraverso uno scatto in cui convivono simbioticamente “wild” e “glamour”, l’animo selvaggio e istintivo con quello più passionale e trasgressivo.

Ne abbiamo parlato con l’artista:

Chi è Francesco Curci nella musica e chi è invece nella vita di tutti i giorni?

Nella musica, sono un artista senza freni inibitori, che dà libero sfogo alla propria espressione artistica reinventandosi progetto dopo progetto e mettendosi costantemente in gioco, sperimentando stili musicali diversi e cercando di portare in Italia sonorità poco esplorate per tracciare un terreno nuovo che possa lasciare un segno da ricordare nel tempo. Nella vita di tutti i giorni sto cercando ancora di capirlo, perché soffro terribilmente all’idea di non poter essere ciò che sono sul palco, davanti ai riflettori e quindi mi sto impegnando nel trovare un modo alternativo che mi renda felice quando sono lontano da quell’esposizione che la dimensione artistica fortunatamente mi impone.

Circa un anno fa usciva il tuo primo disco “Più di così”. Rispetto ad allora come senti di essere evoluto?

Sono cresciuto, certamente, perché ho un anno in più. E nel mio caso questo anno è coinciso con uno step anagrafico importante fatto di grandi bilanci personali e professionali. L’uscita del mio EP mi ha messo per certi versi in crisi, nonostante fosse arrivato a quasi dieci anni dal mio primo singolo e pensando perciò di essere pronto. Ma a certi eventi non si è mai davvero pronti. In “Più di così” avevo una certa ansia da prestazione, perché volevo dimostrare a tutti di poter essere tante cose, quindi ci ho messo dentro influenze di ogni tipo: dance, urban, indie, edm, house e devo dire che sia i numeri sia i giudizi di stampa e pubblico mi hanno premiato. Poi però ti chiedi come ne uscirai da tutto ciò, che direzione prenderai per il futuro, quale di tutte quelle anime che hai messo dentro prevarrà sulle altre. E ti preoccuperai di non deludere le aspettative. Insomma, tanti punti interrogativi che ti tolgono il sonno e spesso anche la creatività. Così ho pensato di fare tabula rasa e ripartire dalle mie origini, dall’r’n’b, il soul, i generi con cui mi sono avvicinato alla musica tra la fine degli anni Novanta e i primi Duemila: John Legend, Bruno Mars, Timbaland, Neyo, Alicia Keys, arrivando agli ascolti più recenti come Sam Smith, Shawn Mendes. Mi sono detto “questa è la mia anima, è ciò che mi ha fatto innamorare di questo lavoro” e riascoltando il risultato del nuovo singolo posso dire che questo sono davvero io!

Ci sono degli elementi ricorrenti nei tuoi brani? In che modo si manifestano nel tuo singolo “Fiamme”?

L’unico elemento ricorrente è l’imprevedibilità. Io stesso non so mai cosa sarò nel prossimo futuro, perché sono in costante evoluzione, cambiano i miei gusti, i miei ascolti, la percezione che ho di me e del mondo che mi circonda, così come cambia velocemente il mercato. Quindi ogni nuovo progetto è per me una sfida. Mi piace stupirmi e stupire, divertirmi e divertire. E quando non ho lo stimolo giusto per farlo, preferisco fermarmi e prendermi il mio tempo per tornare solo quando sento di essere veramente autentico. In “Fiamme”, ricollegandomi a quello che dicevo prima, ho cercato di mettere le mie origini musicali, quel repertorio con cui mi sono cimentato i primi anni e che ha inevitabilmente influenzato il mio modo di cantare. L’elemento di imprevedibilità, invece, sta forse nel rap che è quanto di più lontano si possa immaginare per un artista come me ma che in questo brano ci stava alla grande e mi sono divertito molto a cantare.

Quali sono secondo te i progetti più interessanti dell’attuale scena musicale italiana?

Mi piace molto Aiello, al di là della sua voce, per la sua capacità di rinnovarsi e di presentarsi sempre con proposte alternative ma estremamente coerenti con il suo modo di essere. E poi adoro Camilla Magli, anche lei una voce fuori dal coro in un mercato sempre più stereotipato. Il suo ultimo EP lo riascolto in loop durante i miei viaggi e mi dà una carica incredibile!

Come sarà l’estate di Francesco Curci?

Un’estate di live, in cui finalmente avrò la possibilità di salire sul palco e guardare il pubblico negli occhi. Il 15 agosto mi attende un appuntamento importante: sarò in concerto a Moneglia (GE) in piazza e proporrò per la prima volta dal vivo i brani dell’EP “Più di così”, insieme al repertorio passato e al nuovo singolo “Fiamme”. E presto si aggiungeranno altri appuntamenti che annunceremo tramite i miei profili social. Perciò, seguitemi!

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