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“Fight Flash Feel”: il ritorno dei Tokyo Suicide – Leggi la recensione

“Fight Flash Feel” segna il ritorno dei Tokyo Suicide, secondo singolo della band sperimentale e progressive. Fuori ora su tutte le piattaforme digitali.

“Fight Flash Feel” segna il ritorno dei Tokyo Suicide, secondo singolo della band sperimentale e progressive. Un passo avanti, anzi in profondità, nell’animo espressivo multiforme dell’album che verrà; un album impreziosito da prestigiose collaborazioni, prima tra tutte quella con Derek Sherinian – compositore, produttore e storico tastierista di Dream Theater, Alice Cooper e Kiss.

Leggi la recensione. 
C’è qualcosa che ricorda i grandi nomi del post-rock internazionale, nel nuovo singolo dei Tokyo Suicide, progetto redivivo e pronto a riconquistarsi tutto ciò che ha lasciato fermo ad un paio di anni fa, quando in piena pandemia la band pubblicò il suo primo disco da indipendente. Poi, uno stop di due anni che non pare aver scalfito l’ispirazione di un progetto da tenere d’occhio; qualche mese fa, un primo singolo a segnarne il ritorno: oggi, la conferma di un bis che alza il livello della proposta.
Se già in “Here and Now” i Tokyo avevano fatto intendere al pubblico che la qualità della proposta non avesse intenzione di recedere – forte del supporto di un nome di spicco della scena internazionale, come Derek Sherinian (Dream Theater, Alice Cooper e molti altri) -, in “Fight Flash Feel” l’arsenale si potenzia di una ritmica solida, capace di abbattere muri a colpi di sincopi e rullanti ficcanti: un incedere impetuoso che colora efficacemente l’evolversi di un brano che parla di ricerca costante di nuovi “centri di gravità permanenti”, capaci di darci respiro nella rincorsa affannosa del nostro tempo.
Un sound compatto, che guarda con interesse e ammirazione alla ricerca musicale dei primi Radiohead e Muse, influenzato da trame shoegaze che rivelano la capacità trasversale della band di muoversi attraverso più linguaggi senza perdere di vista l’identità centrale di una proposta che oggi, rispetto al disco d’esordio del 2020, si fregia di una nuova formazione e di una voce femminile perfetta per dare slancio ancor più elegante e allo stesso tempo etereo ad una proposta da non perdere più di vista.
Sembra che all’orizzonte possa esserci qualcosa di ancora più corposo: vediamo cosa saprà riservarci il futuro, nell’attesa di poterci godere dal vivo i Tokyo Suicide. 

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