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“Scudetto” di Galeffi: la recensione

Venerdì scorso è stato un giorno particolarmente ricco per le nuove uscite musicali: tra queste figura Scudetto, l’album che segna l’esordio di Galeffi, anticipato da due singoli promozionali, Occhiaie e Polistirolo.

Scudetto è costituito da 10 tracce leggere, in cui i generi del britpop e del cantautorato combaciano alla perfezione. La tematica principale è, chiaramente, l’amore, ma il cantautore romano ha concesso molto spazio anche quelle che costituiscono le altre sue due grandi passioni dopo la musica: a conferma del titolo dell’album, Marco è un appassionato di calcio, nonché tifosissimo delle Roma, come dimostra Totti-gol, che può essere considerata una sorta di title track.

L’incipit è affidato, appunto, ad Occhiaie, il singolo con il quale si è fatto conoscere al grande pubblico, seguito da Polistirolo, altro pezzo pubblicato in anteprima: entrambi i brani sono caratterizzati da testi abbastanza semplici, ma da un arrangiamento condito da elementi di elettronica che mancano nelle altre tracce, ed è proprio qui che si nota la mano artistica di Federico Nardelli (Gazzelle), che ne ha curato la produzione. Si procede con Tazza di te, ballata d’amore dai ritmi vivaci, e Potter/Pedalò, pezzo (quasi) acustico, in cui si ha modo di apprezzare un dolce arpeggio. La strumentale Quasi rappresenta un breve intermezzo di riflessione prima di proseguire con Camilla, uno dei brani più riusciti del disco: la donna in questione “non vuole essere alla moda, ma la moda la fa” come intonava Cesare Cremonini nella sua “Una come te”.  Oltre ai Beatles e agli Oasis, proprio il cantautore bolognese è uno dei riferimenti musicali di Galeffi, infatti la sua influenza si nota parecchio nei tre pezzi successivi, ovvero Puzzle, Pensione e Burattino, dove la chitarra lascia spazio al pianoforte. La traccia conclusiva è Totti-gol, nella quale l’artista mescola amore e musica.

Dopo Gazzelle e Canova, la Maciste Dischi si è riconfermata, sfornando un altro piccolo talento: Galeffi ha fatto centro.

 

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