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Solo Pietro ci racconta il suo singolo di debutto “Maschere”

Maschere è il singolo di debutto di Solo Pietro in uscita venerdì 3 dicembre per UMA Records e distribuito da Sony Music Italy. Il giovane cantautore ha la capacità di sciogliersi nei suoi sentimenti mentre crea melodie con il piano, catturando la luce e l’ombra del mondo e descrivendole in modo crudo e mai banale. L’impostazione lirica della sua voce non fa altro che accrescere l’emotività dei brani, delle pop ballad estremamente moderne in cui l’anima cantautorale viene cullata da chitarre e ritmi che rafforzano l’impatto emotivo del pianoforte.

“La musica mi ha dato tutto. Da quando sono bambino mi accompagna, è stata genitore, sorella, amica, psicologa, e medicina. in qualsiasi momento della mia vita, felice o triste che fosse. Così ho deciso di conoscerla meglio, meglio che potessi, fino a trasformare la mia vita in questo. La musica mi ha dato tutto. Io devo restituire qualcosa. Questo è Solo Pietro.”

Maschere è un brano dai significati profondi: descrive il disagio e le difficoltà di un’intera generazione che tenta di adattarsi e comprendere le dinamiche di una società in continuo cambiamento e giudizio, in cui ogni individuo deve mostrarsi per ciò che non è: “nel testo ho voluto trasferire il senso di inadeguatezza che ho sempre visto nella nostra società, questa necessità costante di mascherarci dalla quale si può sfuggire soltanto tramite l’accettazione e l’affetto reciproco”. Pietro si accompagna con il pianoforte e la sua voce penetrante è impreziosita dall’arrangiamento orchestrale di archi, con un’interessantissima contrapposizione tra solennità classica e moderno grazie alle sue capacità di interpretazione.

  1. Qual è la tua formazione musicale?  

Penso che la mia formazione musicale, sicuramente non terminata e in costante evoluzione, per il momento sia più classica che moderna. nella mia vita, avendo studiato da cantante lirico e da strumentista classico ancora sento più presente quella parte in me, pur se nei miei gusti ci sono sempre stati tanti generi diversi tra loro e che quindi hanno portato nella mia musica anche influenze certamente diverse. Ho comunque iniziato recentemente studi differenti più mirati alla musica leggera che mi stanno aiutando moltissimo a scoprire meglio un modo che conoscevo, ma che sento oggi di aver ancora il bisogno di scoprire a fondo.

  1. Ci sono dei luoghi particolari che favoriscano l’ispirazione?

Personalmente amo moltissimo scrivere in posti alti, che sia in montagna o ai piani alti dei palazzi, non so esattamente perché mi piaccia cosi tanto, penso che avere un panorama ampio da guardare mi faccia viaggiare con la mente e favorisca le idee. Un posto in particolare in cui vado spesso a scrivere in primavera è la collina dei ciliegi a milano.

  1. In che modo per te, come dici, la musica è stata anche una psicologa per te? E perchè ti senti in dovere di restituire qualcosa? 

Be, nella mia vita, come nella vita di tutti d’altronde, ci sono stati tanti momenti diversi e tante emozioni diverse e diciamo che l’unica vera costante è stata propio la musica. Sono fermamente convinto che alcune canzoni in particolare siano state fondamentali e che abbiano sostanzialmente cambiato il mio modo di vivere certe situazioni. In più anche suonare nello specifico è una cosa che a me ha aiutato moltissimo, è sempre stato un modo di sfogarmi e di esprimermi quando le parole non bastavano o erano troppo difficili da pronunciare. Quando dico che sento il bisogno di restituire qualcosa alla musica intendo che per me sarebbe un onore enorme, e sento che questa sia anche la mia vocazione, scrivere canzoni che aiutino le persone come altre canzoni hanno aiutato me.

  1. Maschere è un brano “generazionale”? 

Personalmente credo di no, se per “generazionale” intendiamo rivolto ad una generazione specifica. Per gli argomenti trattati e per il tipo di mood musicale che ha maschere penso sia abbastanza un brano rivolto a tutti, forse risente un pò sulla fascia dei giovanissimi dai 18 anni in giù per il tipo di musica che oggi è presente nel’ mainstream per quella fascia di età. C’è anche da considerare però che è difficile far di tutte l’erbe un fascio. Personalmente penso che il gusto musicale sia uno di quegli elementi nel quale l’età sia davvero solo un numero o che per lo meno ci siano sempre eccezioni.

  1. A quando un disco? 

Ci stiamo lavorando e spero di riuscire a portare a termine questo progetto. Per me riuscire a far uscire un intero disco sarebbe una soddisfazione davvero immensa.

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