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La nuova scena secondo Dischi Sotterranei

3 giorni, 3 palchi e più di 15 tra concerti e dj set fino a tarda notte. La Festa di Dischi Sotterranei avrà finalmente luogo, dopo una pandemia globale e le difficoltà del settore, dal 26 al 28 novembre a Padova: la resistenza musicale della provincia finalmente riunita, una linea up d’eccezione.  Durante il weekend della festa, ogni giorno vedrà un aperitivo con ingresso gratuito presso la Casetta Zebrina e con relativo concerto acustico showcase. La serate del venerdì e sabato saranno al CSO Pedro, dalle 21:30 con una carrellata di 6-7 band a sera e dj set fino a tarda notte, a cui seguirà un brunch domenicale, ancora ad ingresso gratuito, in Casetta Zebrina. I biglietti per gli eventi @ CSO Pedro saranno disponibili a 10 euro solo in cassa per la serata singola, 15 euro per il venerdì e il sabato.

E noi per l’occasione, non abbiamo resistito, abbiamo parlato direttamente con l’etichetta!

info:

www.dischisotterranei.com
https://www.facebook.com/events/4535659893123828

 

  1. I vostri dischi sono ancora così sotterranei? 

Certo, ogni disco che abbiamo pubblicato e che stiamo per pubblicare condivide una salda radice sotterranea, e così pensiamo sarà per sempre. Abbiamo declinato molte proposte interessanti ma non sotterranee, per noi la coerenza d’attitudine è un valore molto importante. 

  1. Come avete continuato a fare il vostro lavoro, nonostante il Covid? 

Con grande fatica e frustrazione, e non ne siamo di certo fuori. Se pensiamo a cosa avrebbero potuto raccogliere dal vivo senza restrizioni alcuni nostri artisti in termini di riscontro ci viene ancora da piangere. Nella nostra dimensione i tour rimangono uno strumento insostituibile per promuovere i dischi e far crescere gli artisti. Nel frattempo le istituzioni sono intervenute togliendo (non tutte) le restrizioni ma in tanti casi è già tardi: tanti locali hanno chiuso o non possono permettersi di esporsi economicamente sufficientemente per sostenere cachet da professionisti. 

Abbiamo messo in stand by alcuni dischi ma la musica diventa vecchia velocemente oggi, per cui siamo stati costretti a pubblicare alcuni lavori senza poterli promuovere come si deve. Abbiamo stretto i denti e speriamo di poter recuperare presto, che le persone a cui ci rivolgiamo abbiano la stessa voglia di recuperare musica e occasioni che abbiamo noi. 

  1. Chi siete quando non fate parte di Dischi Sotterranei? 

Siamo (quasi) tutti musicisti, organizziamo eventi, mostre, ci occupiamo di comunicazione anche come consulenti, facciamo tantissimi aperitivi e giochiamo a calcetto. Tutte queste cose non vanno sempre molto d’accordo ma siamo funamboli dell’agenda. 

  1. Il mondo delle playlist Spotify italiane si sta aprendo ad altri generi, finalmente. Come sta andando? 

Molto bene! Era ora che le varie piattaforme curassero anche le playlist relativi ad altri generi. Consideriamo che playlist come “DNA Alternativo” esistevano già ma non venivano aggiornate. Credo sia un valore aggiunto sia per gli ascoltatori per le band che non rientrano nei canoni “mainstream” o IT-pop che hanno sempre avuto spazio e visibilità.

  1. Prossimi progetti? 

Abbiamo di recente lanciato un magazine in cui facciamo raccontare a musicisti e addetti ai lavori cosa vuol dire fare musica in maniera indipendente oggi, si chiama Sotterra Magazine (@sottoterramagazine), ci piacerebbe far crescere questo progetto, farlo diventare un luogo d’incontro e confronto per chi si approccia a questo mondo e vuole vederlo dall’interno.  E poi naturalmente abbiamo delle granate che usciranno presto, sempre sotterranee, ma che potrebbero fare tanto rumore in superficie. 

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