
Lo scorso 10 maggio La città sommersa, progetto ideato da Luciano Panama, è tornato a Milano nella location intima dell’Arci Bellezza. La città sommersa prende il suo nome dall’opera di Italo Calvino Le città invisibili e il suo intento è quello di dare voce ad artisti “sommersi”, nascosti, nel panorama musicale e artistico italiano. La serata è strutturata così: due palchi dove si alternano senza sosta diversi cantautori del sottobosco milanese e nella Palestra Visconti la sala Blu, uno spazio dedicato a fotografi, pittori e artisti indipendenti al fine di far conoscere la loro arte.
Sul primo palco ad aprire le danze dalle 19 alle 19.45 vi è la band dei Raum Zeit. Il loro compito è quello di accogliere il pubblico che inizia piano piano ad entrare nella sala e loro lo fanno con grande talento e maestria.
A seguire vi è Magma, cantautrice siciliana trapiantata a Milano, che fa ascoltare al pubblico alcuni dei suoi brani del suo ultimo EP Sto bene a casa e un inedito nato da un momento di sconforto e di rabbia al seguito di una conversazione in cui veniva presa poco seriamente il suo essere cantautrice.
Dopo di lei la band dei giovanissimi Dirty Noise ha infiammato il palco principale facendo divertire e ballare il pubblico che li stava guardando. A seguire si sono alternati diversi cantautori: Lady Vie, Mysteria Noctis, Cassio, la band I boschi bruciano, Panama, Coppola, Alosi.
Molto atteso il momento dell’esibizione di Panama, ideatore della serata. Le sue canzoni catturano l’attenzione del pubblico che lo ascolta ammirato dalla sua bravura.
Il live conclude con l’esibizione di Milo Scaglioni e la sua band che trasportano il pubblico in un’atmosfera retrò.
A serata conclusa il pubblico lascia la sala soddisfatto e con nuovi artisti nel cuore a dimostrazione che festival come questi sono molto amati e ricercati dal pubblico milanese alla ricerca di nuove scoperte musicali.
A cura di Sabina Allegri
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