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Intervista doppia a Grecale e Gigante, anatomia di un incontro – Leggi l’intervista

“Alla fine del giorno” è il nuovo singolo di Grecale in featuring con Gigante, una serenata autunnale per rivivere una storia estiva, un tramonto, amaro ma incantevole, che si avvicina sempre più mettendoci di fronte a un bivio obbligato.

Il 14 ottobre è uscitoAlla fine del giorno, il nuovo singolo di Grecale dopo una lunga pausa che è seguita alla pubblicazione dell’album d’esordio Le Solite Scuse. Una canzone che racconta la crescita repentina di un amore e quei momenti bisogna scegliere che direzione dare al rapporto cantata a due voci. Per la prima volta si tratta di un featuring, con il conterraneo Gigante per cui abbiamo scelto di contattare entrambi gli autori per un’intervista doppia (ma non pensate a “Le Iene” per favore).

Leggi l’intervista.

Innanzitutto parlateci di questo incontro, non vi conoscevate ma arrivate più o meno dalla stessa zona d’Italia e immagino che abbiate molte esperienze in comune. Com’è stato lavorare insieme? Avete notato dei punti in comune dati dall’”imprinting” pugliese?

Grecale: Quando ho concluso “Alla fine del giorno” ho pensato immediatamente che la voce di Ronny potesse essere inserita nel brano, come uno strumento aggiunto. La morbidezza e il suo tono caldo mi hanno sempre affascinato quindi volevo esattamente lui per dare al brano l’ultimo tocco di dolcezza.

Gigante: Lavorare con Andrea è stato divertente e bello, principalmente perché il suo progetto mi piace molto, dalla scrittura agli arrangiamenti, ma anche per i perfetti incastri tra il mio mondo musicale e il suo. Non so se sia dipeso dalla Puglia ma comunque ci sono. 

Il bellissimo artwork di Letizia Cardamone praticamente raffigura una cartolina anni 90’,  una spiaggia gremita di bagnanti e baciata da un sole torrido, qual’è il vostro rapporto con il mare? vi capita spesso di ambientarci canzoni o di farvi ispirare da quei panorami?

Grecale: Credo che il 90% delle mie canzoni sia ispirato dal mare. Non parlo del mare come vacanza, ma come momento introspettivo. Mi vieni in mente una frase di Monica Vitti del film Deserto Rosso in cui dice “Io non riesco a guardare a lungo il mare. Sennò tutto quello che succede a terra non mi interessa più”. Il mare serve per fluttuare e per portare la mente lontano

Gigante: Ho scoperto il mare nel 2019. Si, sono pugliese ma avevo anche il terrore dell’acqua (di mare). Per fortuna l’ho superato dopo essermi deciso ad iscrivermi a lezioni di nuoto. Ora mi considero fortunato di essere pugliese. Il mare è un’ottima fonte d’ispirazione. Confermo.

L’amore di “Alla fine del giorno” è un amore raccontato in una fase ben precisa, quel delicato assestamento fra una infatuazione e una relazione vera e propria, perché, se lo è, è così importante raccontare l’amore nei dettagli e senza mitizzarlo? E bonus: qual’è la vostra fase di una relazione preferita?

Grecale: Non credo sia importante raccontare i dettagli e non mitizzare l’amore con una persona, credo sia più necessario, per qualunque artista, rendere poetico e musicale un proprio momento così da poterlo elaborare, esternare e donarlo a chi ha avuto le stesse emozioni

Gigante: Una cosa che mi piace della musica indie (anche se, ormai pop) è quella di parlare di qualsiasi cosa nei dettagli. Un modo di scrivere che rimanda ai cantautori del passato. É come se parlare direttamente e senza filtri creasse una sorta di legame empatico tra cantautore e ascoltatore.

Da cantautori, creature per loro natura solitarie, come vi approcciate alla composizione e al lavoro di gruppo? questa esperienza di primo featuring vi ha fatto venire voglia di sperimentare con altri artisti? E, se sì, il primo artista che vi viene in mente con cui vorreste collaborare? (è un desiderio per cui puntate in alto).

Grecale: A me piace principalmente lavorare da solo, ho capito negli anni che è ciò che per me funziona meglio. Le collaborazione può arrivare principalmente in una fase ultima di produzione in cui si è già delineato dove portare un determinato brano. In questo momento mi piacerebbe tantissimo collaborare con una serie di artisti pugliesi fra cui i Lazzaretto.

Gigante: Avendo avuto diversi progetti ho diversi modi di comporre e di  lavorare in gruppo. Nel caso dei featuring in questo periodo storico frenetico, musicalmente parlando, non si ha più nemmeno il tempo di vedersi dal vivo e produrre un pezzo con i giusti tempi, il mercato esige velocità, anche in maniera indiretta. Si è perso un po’ il contatto con la persona e con le note analogiche. Un po’ mi dispiace, ma dall’altra parte, la tecnologia aiuta molto nella produzione a distanza. Se dovessi pensare ad un artista con cui collaborare beh, direi forse…Caribou. In questo momento mi è venuto il suo nome ma ce ne sono tantissimi. Anche pugliesi.

Prossimi passi per entrambi?

Grecale: Spero di concludere presto il nuovo disco a cui sto lavorando da due anni per farlo ascoltare il prima possibile.

Gigante: Ci sarà un’ altra produzione che uscirà a breve. Si tratta di un’altra collaborazione. Vorrei dirvi quando uscirà ma non lo so nemmeno io.

 

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