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Quando ho incontrato TGP: Antefatti

“Dall’altra parte si sta bene, si respira aria di libertà!”

Intervista a cura di Giorgia Groccia

Sound aggressivo, punk rock endovena, spirito ribelle: questi sono gli ingredienti che compongono gli Antefatti, fuori ora con il loro ultimo lavoro discografico intitolato Fango. Dopo diverse esperienza discografiche ma specialmente live, riescono a tirar fuori nuovamente il sound energico che li contraddistingue.

 

 

Noi di tgp abbiamo chiacchierato con loro e ve li presentiamo cosi:

 

Com’è iniziato il vostro percorso artistico? 

Il Nostro percorso è iniziato ormai molti anni fa, eravamo giovanissimi, dei liceali con un sogno nel cassetto, ispirati dal movimento punk rock americano che in quel periodo andava molto forte. Nel 2005 è uscito il nostro primo disco “AGISCI” che ricordiamo sempre con un sorriso, eravamo alle prime armi ma è grazie a quel primo piccolo grande passo che abbiamo intrapreso questo viaggio che dura ancora oggi. Con il tempo abbiamo modificato in parte i nostri ascolti maturando il nostro sound,  l’anima punk in parte è sempre rimasta e lo si può notare anche ascoltando il nostro ultimo lavoro “FANGO”, sebbene con colori e chiavi di scrittura totalmente differenti.

 

Da chi avete tratto ispirazione a livello musicale per costituire il vostro personalissimo sound?

Inizialmente come accennavo abbiamo preso ispirazione da band della scena americana punk rock dunque Blink-182, Offspring, Green day, NOFX ed altri del genere. Pian piano (incominciando a fare veri e propri Live in giro per la penisola), ci siamo affezionati e legati molto a quella che è la scena italiana underground che ancora non conoscevamo bene e che abbiamo scoperto essere molto forte e ben strutturata sotto ogni punto di vista. Da li abbiamo incominciato a legarci al Sound di band come Punkreas, Ministri, Il teatro degli orrori, Verdena, Zen Circus e molti altri ancora. Possiamo affermare di essere un po’ di tutto questo mescolato insieme, con un bel pizzico di dose personale ovviamente!!

 

In un epoca prettamente pop, com’è stare dall’altra parte?

Dall’altra parte si sta bene, si respira aria di libertà! La scena indipendente è sicuramente molto viva e ce n’é per tutti i gusti! Molte persone infatti ancora pensano che la musica fuori dai canali tradizionale sia solo composta di Ultra Rock fatto di gente che urla a squarcia gola, direi che non è proprio cosi, esistono artisti validissimi per ogni genere, band e solisti che producono musica di ottima qualità. Noi grazie a forza di volontà e tanti chilometri che portiamo fieramente sulle spalle (per aver suonato moltissimo in giro) siamo riusciti a ritagliarci un piccolo spazietto in questa scena.

 

 

Se doveste scegliere tre album che vi hanno cambiato la vita quali scegliereste e perché?

Enema of The state (blink-182), Toxicity (System of Down), I Soldi sono Finiti (Ministri)

Direi che dopo un accurata riflessione questi sono i dischi che ci hanno un po’ più segnato nel corso del tempo. Enema of the state uscito quando ancora nessuno di noi suonava (era il 1999 e eravamo poco più che bambini) ma vedere What’s my age again? Su Mtv (con i blink 182 che correvano nudi) a me (Fausto chitarra e voce della band) ha cambiato il modo di vedere la musica…Ricordo ancora il senso di libertà e divertimento che mi stava trasmettendo quel sound!!!  È da lì che ho deciso che anche io dovevo avere una band, il caso ha voluto che anche il mio vicino di casa del tempo (Pierpaolo Bassista, della mia stessa età) la pensasse esattamente come me!!

“Toxicity” dei System of down invece perché oltre ad essere stato un album sicuramente molto bello e innovativo ai tempi, lo ho sempre associato in modo particolare al nostro batterista, la prima volta che ho visto Edoardo stava suonando proprio una canzone di quel disco in una sala prove di un centro sociale qui a Terni, la nostra città.

Per concludere “I Soldi sono Finiti” dei Ministri perché si parla di una band Made in Italy come lo siamo anche noi, un gruppo a nostro parere molto valido che con quel disco (uscito se non erro nel 2006) è riuscito a descrivere con intelligenza e  cattiveria quella che era la fotografia del nostro paese in quel momento.

 

Nonostante il momento non sia adeguato circa la musica live, quale palco vorreste calcare non appena la situazione sarà tornata alla normalità?

Non c’è nessun palco in particolare, direi che ci accontentiamo di tornare a suonare prima possibile! E ci accontentiamo anche di un pavimento! Scherzi a parte, sono veramente tante le date che stavamo per lanciare nella sessione primavera/estate e che ovviamente salteranno, tra queste erano anche comprese due date che avremmo dedicato alla festa dei 10 anni del nostro secondo disco “E’ Solo Cadere con Stile” che, diciamo, è stato il disco che ai tempi ci ha fatto conoscere molto al di fuori della nostra regione e ci ha permesso di iniziare a fare veri e propri tour. Siamo dunque più motivati che mai a voler tornare su tutti i palchi e palchetti prima possibile; ora che ci penso, posso dire che dei tanti posti che possiamo chiamare “casa” (quando ci andiamo a suonare) ce né uno a cui siamo particolarmente legati e che purtroppo è stato colpito sin dall’inizio da questa emergenza sanitaria, parlo proprio della zona della bassa lodigiana, avremmo dovuto avere una data da quelle parti il 30 maggio e avremo festeggiato i 10 anni del nostro secondo disco !! Quella sarà sicuramente una data da recuperare!! Visto che ci sono, colgo l’occasione per salutare e ringraziare i ragazzi del LOW-L FEST che da sempre si sono sbattuti per realizzare dei giorni di grande musica, “ci si rivede presto ragazzi!”

 

Qual è il vostro brano più rappresentativo e perché?

Questa è la domanda più difficile, abbiamo fatto 4 dischi e ogni disco ha una canzone che rappresenta un periodo diverso, probabilmente se dovessi dirvi quale è la più conosciuta direi che è “PRENDIMI” in termini di ascolti. Ma se dovessi consigliare una sessione di ascolto a qualcuno che non ci ha mai sentiti gli darei tre nomi di brani che vanno a coprire un po’ tutti i nostri diversi periodi di vita da band, ossia: “Tutti i miei Trofei”, “Giallo Irrisolto”, “Bene”.

Grazie per l’attenzione!

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