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International Washing Machines ci racconta il suo nuovo singolo “LFS”

Esce venerdì 29 ottobre 2021 LFS, il nuovo singolo di International Washing Machines.

Un nuovo capitolo per il progetto alternative rock di Matteo Scansani. Benvenuti in un mondo fuori dagli schemi, dalle mode, dalle dinamiche delle playlist e delle condivisioni. Questo progetto, sfacciato e sincero, è la follia emotiva di chi non ha ancora smesso di sognare nella propria cameretta. Questo brano è quindi una dedica a chi non ce la fa più, a chi pensa di essere arrivato al limite, a chi sta male per colpe non loro: questo è “LFS”. Il brano racconta di tre ragazzi che decidono di farla finita, di mettere un punto alla propria esistenza, non sentendosi più in grado di sopportare il peso delle scelte e dei commenti altrui. Ogni ragazzo ha una storia e delle motivazioni diverse che li porta a fare tutti la stessa scelta. La parte finale è una protesta contro il giudizio, contro chi si sente nella posizione di poter puntare il dito, contro chi è la causa del malessere delle persone definite, erroneamente, più fragili.

La musica che fa da sfondo al tutto è un insieme di elettronica e alternative rock, con la chitarra in primo piano accompagnata da vari synth, da un basso definibile punk, e da una batteria studiata per dare il giusto movimento al pezzo. La struttura non è classica ed è molto dinamica, con momenti in cui il tutto rallenta per poi ripartire più ritmato. “LFS” rappresenta la lotta contro la superficialità del giudizio e contro l’arroganza di chi critica, di chi si sente superiore. 

Ecco cosa ci ha raccontato!

  1. Perchè International Washing Machines?

Perché in realtà è una metafora per descrivere il genere umano: tutti quanti compiamo un ciclo chiamato, esattamente come una lavatrice compie un ciclo di lavaggio. Siamo dei moti circolari, come l’oblò delle lavatrici e siamo diventati strumenti, proprio come, perdonate la ripetizione, lavatrici. Insomma siamo delle lavatrici internazionali in senso metaforico: internazionali perché siamo prodotti del consumismo e della globalizzazione. Detto sinceramente però, in inglese suonava decisamente meglio.

  1. A chi è dedicato “LFS”?

“LFS” è dedicato ai secondi, a coloro che soffrono sotto il peso dei giudizi, dei pregiudizi e delle valutazioni non richieste e superficiali. È dedicato a tutti quelli che sono stanchi: è un modo per farli/ci sentire meno soli, oltre che per avvicinare chi ascolta a temi spesso troppo poco trattati o trattati in maniera superficiale.

  1. Quali sono le tue influenze musicale?

Le mie influenze principali vengono dal post punk, il new wave, l’alternative e lo psichedelico. Non nego di avere anche influenze pop, il che rende il tutto un grandissimo meltinpot. Gli artisti che mi hanno ispirato di più durante il mio percorso sono sicuramente i Nirvana, i C.S.I. (anche prima come C.C.C.P.), Vasco Brondi con il suo progetto “Le luci della centrale elettrica”, Iosonouncane, i Metronomy, i Sonic Youth, Tame Impala e molti altri ancora (la lista sarebbe veramente lunga).

  1. Cosa puoi raccontarci dei tuoi progetti musicali precedenti?

Ma in realtà non ho progetti seri alle spalle, si può dire che questo è il mio primo progetto musicale. Devo dire però che inizialmente (parliamo di ormai 4 anni fa) il progetto era nato seguendo il genere di punk elettronico, quasi rumor, ma parliamo di tempi in cui ancora quello che facevo non aveva un nome.

  1. Dove sta la poesia nell’arrivare secondi?

La poesia nell’arrivare secondi sta nel non avere le pressioni e i doveri di chi arriva primo. Arrivare secondi lascia più tempo, lascia più spazio per sé, e permette anche di non dover scendere a compromessi con nessuno, neanche con se stessi. Il secondo è il primo dei perdenti, e forse è questa la sua più grande responsabilità. I “perdenti” non devono niente a nessuno, hanno la libertà di vedere, descrivere, vivere le cose come più gli aggrada. Se non è poesia questa…

  1. A quando un album?

In realtà è già pronto il mio EP, un piccolo album di 6 brani che uscirà verso fine gennaio/febbraio. Adesso sto lavorando già ad altri brani, ma non vedo l’ora che esca, più per liberarmi di un peso che per altro 🙂

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