
Fuori su tutte le piattaforme digitali da sabato 14 giugno per MC Music il nuovo album del progetto MRS Carril, duo composto da Andrea Saidu e Marco Gilardone, dal titolo “QUESTO TEMPORALE”. Una vera e propria raccolta di canzoni d’autore in cui un melting pot di generi musicali non è secondo alla parola, un disco di sentimenti esposti, senza maschere. Accomodatevi, perchè anche sotto un temporale ci si può sentire accolti.
Potrebbe sembrare legittimamente il nome di una vedova di origini ispaniche e passaporto britannico. Invece NO! MRS Carril è un progetto musicale, più precisamente un laboratorio di composizione di canzoni e di musica strumentale. A fare da contenitore c’è una casa di produzione che ha assunto il nome ben poco originale di MC Music.
Come nasce la figura di MRS Carril? E perché avete scelto di assumere proprio questa identità?
Ci piaceva molto l’idea di questa figura femminile ormai avanti con l’età ma curiosa e fuori dagli schemi, con un approccio culturale “senza tempo”, in grado di appassionarsi sia ad un brano sinfonico minimalista sia ad un pezzo appena uscito. Allo stesso modo anche noi siamo, a vario titolo, nel mondo della musica da diversi anni e ci siamo incontrati, artisticamente, sul terreno della curiosità: dove una melodia cantabile può incontrare un ritmo tribale, strumenti acustici e sintetici si mescolano senza pregiudizi e tematiche “alte” non dimenticano mai di fare i conti con l’ironia.
Quali sono i progetti musicali italiani che, come genere e stile, sentite particolarmente affini al vostro?
I riferimenti italiani sono sicuramente quel mondo cantautorale, recente e non, che non si dimentica di fare significato con la musica oltre che con il testo. Iniziando dai più distanti cronologicamente sicuramente Fossati, Dalla, Pino Daniele, fino ad arrivare alla scuola romana degli anni ’90: Fabi, Silvestri ma anche giovani scoperte come Marco Castello e Casadilego.
Qual è il filo rosso che unisce le tracce presenti in “Questo Temporale”?
Da un punto di vista musicale le atmosfere Neo Soul o comunque di ispirazione black attraversano trasversalmente tutto il disco. Se in passato ci siamo affidati a voci diverse per esprimere, anche in uno stesso album, mondi complementari; in questo lavoro il timbro di Antonella Arancio (OrangeAntos) è stato un punto di partenza non casuale per far passare un mood intimo e senza fronzoli. Antonella è stata bravissima ad avvicinarsi con naturalezza a questo materiale.
In che modo musica e teatro si incontrano nel vostro progetto?
Lo spettacolo “Io e Mrs Carril” vuole essere uno showcase del nostro catalogo portato in scena, oltre che da noi 2, anche da Luca Rubiu e Stefano Gilardone con Carmelo Cancemi che, non solo si esibisce nella parte di un amico della Signora Carril che ne descrive i tratti principali, ma ha curato anche la regia. L’obbiettivo primo è quello di veicolare il messaggio delle canzoni spersonalizzandolo dagli esecutori, l’azione teatrale vuole essere, in questa prospettiva, un connettore emotivo tra un brano e l’altro, un modo per immergere l’ascoltatore nel mondo Mrs Carril.
Prossimi progetti per il 2025?
Vogliamo continuare a promuovere le nostre canzoni alla ricerca di un approdo editoriale e, per questo, stiamo organizzando una mini-tournée per i teatri del nord Italia e sono poi in scaletta altre 3 produzioni: il nostro secondo album di musica evocativa che verrà riprodotto durante le prossime mostre dell’artista Claudio Magrassi, e 2 lavori nuovamente dedicati alla canzone che sono ancora in fase embrionale ma hanno già un titolo: Il Respiro del Tempo e Vero a Metà.
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