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#Frittomisto – Episodio 5 – La nuova rubrica a cura di Caffellatte

Benvenuti in #Frittomisto, la vostra Caffellatte torturerà per voi con domande scomode, divertenti e sovversive, degli artisti scelti da lei ogni settimana

 

Quali sono i motivi principali che spingono un giovane artista a immettere la propria musica sui digital store? Quale motivo spinge un artista a tirar fuori nuove canzoni? Domande oserei dire quasi esistenziali, in questa piovosa settimana di Frittomisto. La mia ricerca continua verso direzioni nuove con domande antiche, domande quasi banali. Eppure credo sia uno di quei quesiti così tanto scontati da risultare inesistenti. Perché non provare almeno un po’ a scoprire quanto la soggettività e l’ego siano alla base della cultura post moderna? Perché non provare ad empatizzare con l’interiorità altrui? Oggi, cari amici lettori, per voi, solo per voi, ho chiacchierato con diversi artisti che fanno proprio al caso nostro…

 

Le Villette è fuori da pochissimo con un brano, Del tuo a pochi, dedicato a tutte le donne che non hanno paura di mostrare le proprie debolezze e le proprie cicatrici. Il tema principale del singolo è l’amore, in cui si crede con tutte le proprie forze e per cui vale la pena lottare, delle volte anche in silenzio. Quali sono i motivi principali che l’hanno spinto a pubblicare nuova musica?

Sicuramente scrivere per me è una sorta di sfogo per tirare fuori tutte quelle emozioni che altrimenti non saprei come liberare. Ed attraverso i miei testi vorrei emozionare, o almeno provarci, per me sarebbe un grande successo riuscirci.

 

 

 

Francesco Moscardi, in arte Moscardi, è un cantautore classe ’94 originario di Cagli. Si appassiona alla musica fin da bambino e durante gli anni di conservatorio incontra Pierfrancesco Speziale ed Umberto Matera: insieme fondano l’etichetta iSugo Records e pubblicano i primi tre inediti di Moscardi. Il suo EP di debutto, “Rosso Moscardi” (iSugo Records/Artist First), è disponibile in digitale dal 6 novembre.

Ecco i motivi per cui immette sul mercato le sue canzoni:

Decido di pubblicare un mio lavoro quando capisco che quest’ultimo ha un senso per me, un significato.
Intendo dire che deve essere il frutto di un’esperienza (diretta o indiretta), di un percorso (breve o lungo) o di uno o più incontri che mi hanno in qualche modo arricchito, come persona e quindi come artista.
Se ciò non accade, significa che quel lavoro non è giunto alla sua maturazione e quindi lo lascio lì a fermentare ancora un po’, approfittando per concentrarmi su altro.

Penso che noi artisti emergenti, se da un lato abbiamo la smania di pubblicare nostro materiale e la voglia di emergere il prima possibile, dall’altro possiamo (e dobbiamo) approfittare della libertà di non essere “nessuno” e quindi di creare senza dover rendere troppo conto all’industria musicale e alle sue dinamiche.

Per esperienza personale, dico che il fatto che il mio EP appena uscito possa avere buoni numeri in termini di ascoltatori ovviamente mi fa molto piacere, ma mai quanto certi messaggi di affetto e di stima che ricevo da persone che mi hanno seguito finora nel mio percorso o da gente che per caso ha incontrato la mia musica e in qualche modo l’ha sentita propria.

Ecco, questo è il motivo per cui scrivo e pubblico nuove canzoni.

 

“Radio Modem: Un Mixtape di Blue Virus” è il nuovo progetto del rapper Blue Virus, realizzato con lo spirito che da sempre contraddistingue l’artista, che ama inserire brani più d’impatto e sopra le righe assieme a tracce più intime e personali. Da lì è nata l’idea del titolo ed è come se l’ascoltatore si trovasse in macchina con qualche amico e lo stereo acceso: qualcuno vorrà sentire qualcosa di intimo e qualcun altro preferirebbe distrarsi ascoltando un pezzo meno ricercato e più d’impatto. Ecco la sua risposta. 

Quali sono i motivi principali che ti spingono a pubblicare nuova musica?

La costante voglia di rimettermi in gioco è il solo motivo che mi spinge a far musica, ben diverso dalla voglia di apparire. Sento la necessità di esprimere ciò che provo e tratto il mio pubblico come una cerchia di amici ai quali raccontare cosa succede durante la mia giornata o cos’ha contribuito a rendermi triste in un particolare momento della mia vita.

 

Il 5 novembre esce in radio e su tutte le piattaforme digitali “TERRA DEI FIORI” (Rumore di Zona/The Orchard), il nuovo singolo di CARRESE. Il brano, scritto dalla stessa cantautrice insieme a Marta Venturini, Diego Calvetti e Cristiana Della Vecchia, segue “Effetto Speciale”, singolo segnalato da Spotify tra le uscite più interessanti del periodo in New Music Friday Italia. “Terra dei fiori” parla di un argomento forte come La Terra dei Fuochi, con l’intento di stimolare i giovani a riflettere su un tema che non riguarda solo la Campania, ma tutto il mondo. 

“Quali sono i motivi principali che ti spingono a pubblicare nuova musica?”

È una domanda facile. Scrivo e canto perché ho qualcosa da dire e di conseguenza vorrei condividerla con gli altri. Quando insieme al mio team scelgo la data di pubblicazione di un pezzo nuovo, vivo tutto questo come un countdown di fine anno con trenino di festeggiamento finale. Sono felice perché, nel bene e nel male, potrò finalmente sapere cosa penseranno gli ascoltatori, sapere cosa ci vedono, cosa sentono, sapere se abbiamo lo stesso modo di captare il mondo o se abbiamo visioni totalmente contrastanti. Pubblicare musica nuova mi mette alla prova, mi fa conoscere meglio me stessa e chi ho intorno. 

 

Milano, 13 novembre 2020 – fuori in digital download e sulle migliori piattaforme streaming “Goodbyes”, l’EP di debutto di Carme, giovane e promettente musicista e compositore milanese, attualmente stabilitosi ad Helsinki, che negli corsi mesi ha fatto parlare di sé con i singoli “Nobody” e “Time”. L’EP è una raccolta di quattro tracce scritte nel giro di due mesi. E’ una fotografia di un momento che ha scosso le fondamenta di Carme permettendogli di crescere sia personalmente che musicalmente. Le canzoni raccontano in ordine cronologico gli attimi finali di una relazione, rappresentando una sorta di congedo, da qui il titolo “Goodbyes”.

Quali sono i motivi principali che ti spingono a pubblicare nuova musica? 

Quello che mi spinge a pubblicare ma sopratutto comporre nuova musica è la voglia di superarmi costantemente. Ovviamente capita che a volte non ci riesca, ma potermi sentire in continua evoluzione è per me fondamentale. Condividere poi qualcosa che nasce da te, dai tuoi pensieri e dalle tue emozioni con altre persone e permettere a queste di immedesimarsi e provare almeno in parte le cose che tu stesso hai provato penso sia lo scopo ultimo. 

 

Frambo ha solo diciott’anni, ma ha la maturità artistica di un veterano. Frambo ha lo sguardo curioso di un bambino, ma nelle mani una linea della vita che ha già fatto il giro del palmo due volte. Frambo ha la testa fra le nuvole – e spesso si lascia piovere giù – ma i piedi ben piantati per terra, con lo sguardo dritto e aperto sul futuro. Frambo non ha ancora finito la scuola, ma sembra già avere i numeri e le parole giuste per insegnare alla scena come si fa a diventare grandi, senza invecchiare mai.

Quali sono i motivi principali che ti spingono a pubblicare nuova musica?

Ho sempre avuto la necessità impellente di far sentire a chiunque avessi intorno ciò che sentivo dentro. Dopo aver capito che fare musica era la strada giusta il bisogno si è amplificato sempre più. Quindi effettivamente ti direi per bisogno.

 

 

INTERVISTA DELLA SETTIMANA: JAMILA

Esce il 6 Novembre 2020 per Ferramenta Dischi in distribuzione Believe, “Giovani che scalpitano a letto”, il terzo singolo estratto dall’album di esordio della giovane cantautrice toscana Jamila. Dopo La dottrine delle piccole cose e Gesù  continua la collaborazione con il produttore artistico Zibba, che curerà l’intero disco in uscita per l’inverno 2020.

Il terzo singolo di Jamila “Giovani che scalpitano a letto” sia da un punto di vista estetico che concettuale esprime l’energia e la passione di un groviglio di corpi. è la ricerca dell’equilibrio ed un proprio posto nel mondo, il valore profondo di coloro con il quale attraversi la vita e la forza della musica.

Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Jamila, giovanissime cantautrice (classe 2002) di origini italo-algerine, eccone il risultato. 

  • Ciao Jamila, questo singolo sembra più irriverente degli altri. Quasi come se avessi voluto svelare un altro lato di te, più ironico. E’ così?
    Certo che è così, ogni mio lavoro artistico svela singole o più parti di me. E’ abbastanza naturale che sia così no? Scrivendo una canzone butti fuori la parte di te che racconta quella storia.
  •  Di cosa parla Giovani che scalpitano a letto?
    Il pezzo parla di una generazione, in questo caso la mia, della quale ho raccontato chiaramente, solo una parte, quella esperita da me, dal mio punto di vista. Vedo in me e in molte persone che ho intorno le attitudini e i sentori di cui parla nel testo, ovvero una realtà percepita troppo stretta a volte, un’evasione quasi costretta da un mondo che spesso non ci appartiene, in quanto permeato di superficialità e convenzione, opposto alla spontaneità che vivo e cerco di vivere con le persone delle quali mi circondo. 
  •  Ci spieghi la storia anche della copertina del singolo?
    Come si evince dal titolo e dal ritornello della canzone c’è anche un tentativo di parlare della fluidità e la libertà sessuale, la speranza in un’elevazione della cultura del corpo, dell’amore e del sesso, che deriva dal bisogno di sentirsi liberi e a proprio agio con le varie pulsioni di vita che si possono avere.
  •  C’è un concetto ferreo di “femminilità” anche nel circuito indie? E perchè è così difficile uscirne?
    Non saprei a cosa riferirmi parlando di concetto ferreo di femminilità nell’indie. Certo, nella nostra società abbiamo canoni di femminilità, oppressivi e selettivi, che io disprezzo. Nell’ambiente dell’indie in generale, e parlo da ascoltatrice esterna più che da partecipante visto che ancora ho potuto esperire poco questa realtà, mi pare che ci siano svariati tipi di “femminilità”, non credo ci sia un canone ferreo che le donne o ragazze quali siano tentano di calcare. Il termine femminilità mi risulta inoltre abbastanza scomodo, insensato e non capisco come si potrebbe usarlo per riferirsi a tratti specifici delle persone.
  • DOMANDA DEL GIORNO! Quale motivo ti spinge a pubblicare nuova musica?  
  • Il motivo principale per il quale pubblico nuova musica è legato al fatto che quando scrivo una canzone e decidendo di esternarla mi rendo conto che farla ascoltare ad amici , parenti ed i ragazzi dell’etichetta mi piace, sento che le persone possono ritrovare qualcosa di loro nel brano o comunque qualcosa che gli è vicino, quindi pubblicarla è il passo successivo per far si che più persone possano provare questa sensazione e ascoltarla con piacere. La voglia di lanciare più messaggi possibili su chi è la mia persona, sperando che possano questi vari messaggi colpire le persone in modo positivo o comunque proficuo.
  • In che modo le tue origini italo-algerine influenzano la tua musica?
    Non ho mai eseguito un test del DNA ad i miei brani, quindi non so dire quanto delle mie radici genetiche ci sia dentro. Si da per scontato che essendo una persona di origine mista, questa abbia necessariamente ricevuto dei contributi da entrambe le culture, che possa quindi riuscire ad identificare cosa deve ad una rispetto a cosa deve all’altra, non è così scontato. A mio parere queste continuano ad essere domande frivole che non indagano realmente sui contenuti delle persone, o almeno non lo fanno poste in questa maniera. Ciò che devo alle mie radici è sicuramente intrinseco a me ma mi resta difficile individuare una percentuale precisa o il modo in cui i riversano in ciò che scrivo.
  • Prossimi step?
    Prossimi step sono gli stessi di cui ho parlato in precedenza: buttare fuori un album anno nuovo e continuare a sperare nel mio progetto musicali con tutte le forze, forse più di quelle che servivano in passato viste le condizioni in cui un progetto musicale emergente è costretto a svilupparsi in tempo di pandemia mondiale. 

 

Rubrica a cura di Giorgia Groccia a.k.a. Caffellatte

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