L’unica data campana del tour Teatri 2025 di Ermal Meta, andata in scena al Teatro Bellini di Napoli, in una delle città a lui più care, si è distinta come un’esperienza artistica intensa e coinvolgente.
La prestigiosa venue si è trasformata in un ambiente accogliente grazie a una scenografia curata in ogni minimo dettaglio: un contesto che richiama una dimora d’altri tempi, caratterizzato da luci soffuse un setting da dietro le quinte. Ermal Meta ha messo a nudo tutta la sua anima di musicista poliedrico e carismatico, in grado di spaziare dal pianoforte alle chitarre e poi di nuovo alle tastiere, ha realizzato un dialogo musicale vibrante, affiancato con sintonia dal giovane e talentuoso maestro Davide Antonio Pio.
La setlist ha proposto un percorso che ha avuto la capacità di alternare inediti mai incisi e successi ormai consolidati, da “Un pezzo di cielo in più”, composto ai tempi de La Fame di Camilla, la band storica che segna gli esordi della carriera di Ermal, a “Stelle cadenti”, da “Piccola anima” a “Un milione di cose da dirti”, passando per “Ragazza paradiso”, “Il campione” e “Vietato morire”.
Commovente e ricercata anche la scelta delle cover: una sorprendente versione di “Exit Music (For a Film)” dei Radiohead e una delicata interpretazione di “Caruso” di Lucio Dalla, tributo doveroso e sentito al grande cantautore. “Stelle delle lunghe notti”, ispirata a un canto partigiano albanese, è stata impreziosita da un coro di giovani artisti partenopei e ha rappresentato una delle parentesi più toccanti.
La connessione con i fan non si è limitata meramente alle canzoni. L’artista ha mostrato il suo carisma attraverso momenti di riflessione a gag e intermezzi leggeri, dimostrando una naturale capacità comunicativa e instaurando un rapporto diretto e autentico con la platea. Il feedback positivo da parte dei presenti in sala ha confermato un legame profondo. Ermal Meta ha ribadito il proprio ruolo di scrittore sensibile e ispirato all’interno del panorama italiano.
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