Sign up with your email address to be the first to know about new products, VIP offers, blog features & more.
[mc4wp_form id="4890"]
Zapisz Zapisz

Ellis Cloud: ecco la vita di chi nascerà nel 2020

Born in The 20’s” è il titolo dell’album d’esordio di Ellis Cloud, nome d’arte di Riccardo Lo Faso, in uscita oggi in digital download.

Cantautore e polistrumentista, Francesco Riccardo Lo Faso in arte Ellis Cloud nasce a Palermo nel novembre ’87. Cresciuto in un contesto musicale quasi interamente nazionalpopolare, viene preso miracolosamente in salvo da Duke Ellington e Benny Goodman a 14 anni. Studia clarinetto, e quando tolgono per 9 mesi l’adsl dal suo quartiere decide di imparare seriamente la chitarra. Scrive le prime canzoni a 19 anni e nel 2011 intraprende un’esperienza lavorativa newyorkese per un’azienda che sfortunatamente dopo pochi mesi chiude i battenti lasciandolo per due anni preda delle tensioni della Grande Mela e ispirandolo a raccontare le storie presenti in Born in The 20’s”.

Il disco nasce nei due anni passati a New York e vede la luce grazie all’incontro con il produttore Gabriele Plescia nel 2016. Ellis Cloud è co-produttore del disco e dei suoi arrangiamenti ed oltre a cantare suona chitarre, bassi e sintetizzatori. Nelle registrazioni sono stati coinvolti alcuni dei musicisti più talentuosi della sua città. È anticipato dal primo singolo estratto, “Walk on Water”, girato da Francesco Lonatro e co-diretto da Ellis Cloud stesso:

Il disco autoprodotto è “un miscuglio acustico ed elettronico sempre sul filo di una malinconia che finge più volte di lasciare l’ascoltatore, – racconta l’artista –  ma che non lo fa mai davvero. L’ambientazione è futura ed i nati sono quelli dei 2020’s. L’album è una raccolta di storie di persone ambientate nel 2040, raccontate con una naturalezza estranea all’uomo del presente e collocate in un futuro in cui tecnologie e strati sociali si sono spinti così lontano annullando totalmente il concetto di ‘bizzarro’ e di ‘incredibile’. In Born in The 20’s – prosegue Ellis Cloud – convivono il mood kitsch scanzonato dei Vampire Weekend, i suoni caldi di kick e snare di J. Dilla, la grezza brevità dei Beatles, il sorriso sornione di Duke Ellington ed i tocchi ska della Winehouse”.

No Comments Yet.

What do you think?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *