Sign up with your email address to be the first to know about new products, VIP offers, blog features & more.
[mc4wp_form id="4890"]
Zapisz Zapisz

Angelica, dai Santa Margaret al suo primo progetto solista. Leggi l’intervista

“Quando finisce la festa” è il titolo dell’album d’esordio della cantante ANGELICA al secolo Angelica Schiatti  cantautrice originaria di Monza. IL disco, in uscita domani 8 Marzo, per l’etichetta Carosello Records, è stato anticipato dai singoli “I giocatori”  “Beviamoci”  “Guerra e mare”


ANGELICA è conosciuta ai più per essere stata la leader  dei Santa Margaret, band con la quale ha registrato un disco, due colonne sonore, suonatoal primo maggio di Roma, con un tour di due anni che le ha viste protagoniste, inoltre hanno raggiunto la finale del Premio Tenco per la categoria miglior opera prima, suonato in Piazza Duomo per Ema’s prima dei Duran Duran e vinto gli Mtv Awards New Generation.  Angelica Schiatti, è un’amante dei colori pastello, dei suoni leggeri e della pellicola vintage che applicherebbe volentieri anche alla retina dei suoi occhi, ANGELICA è pronta a capitalizzare l’esperienza di questi ultimi due anni in un’ avventura solista. Noi di tutti giù parterre abbiamo avuto modo di approfondire direttamente con la cantautrice il suo nuovo progetto solista in occasione della presentazione del suo album agli addetti ai lavori.

Leggi qui l’intervista a cura di Arianna Vilbi e Marta Di Stasi.

Angelica: Adoro questo colore di capelli, ti sta benissimo, non l’hai fatto tu, vero?

Arianna: in realtà è stato casuale!

A: fighissimi!

 

Iniziamo chiedendoti: come descriveresti Angelica e il tuo progetto a chi non lo conosce?

Angelica è una ragazza molto malinconica, che però sta cercando di cogliere il lato positivo di questa malinconia e tristezza di fondo per farne qualcosa di costruttivo e di (spero) bello!

Foto credits: Arianna Genghini

Come è nato il tuo progetto solista “ANGELICA”?

Il mio percorso da solista è stato molto naturale, avevo bisogno di dire delle cose che uscissero esattamente come le avevo in testa o come le sentivo emotivamente e chiaramente quando lavori in gruppo nel bene o nel male sei limitata, tutto è filtrato, comunque l’idea iniziale deve passare in mezzo ad altre teste e non è detto che rimanga pura, perciò quella era una cosa di cui avevo bisogno e poi sono una persona molto insicura e quindi avevo la necessità di avere qualche appiglio su me stessa.

Foto credits: Arianna Genghini

Come sta andando l’ultimo singolo, “Beviamoci”?

Bene, sono molto contenta, fa strano. È strano quando scrivi una roba, magari sei a casa da solo sul divano, un po’ depresso, poi ad un certo punto lo sentono delle persone e dicono bello e tu in realtà hai in mente tutto il pre quindi è strano, ma in realtà mi fa piacere.

Foto credits: Arianna Genghini

In una situazione in cui il mercato discografico è pieno di cantautori – emergenti e non – come cerchi di emergere come stile e impostazione in quando angelica cantante, ma soprattutto in quanto angelica cantautrice donna? Cosa ti senti di fare per arrivare a più persone?

In realtà non è che cerco di emergere, penso che non ci sia una formula, tu sei te stesso, fai quello che ti viene spontaneo, scrivi quello che hai necessità di dire e lo vesti come ti piace. Questa è la fortuna di oggi e se ci sono tanti artisti – emergenti e non – è anche per questo perché c’è anche di fondo una grossa libertà, rispetto a qualche anno fa. Secondo me cercare una formula o cercare di differenziarsi è già naturale, se tu sei te stesso è impossibile che ci sia qualcuno simile a te.

Foto credits: Arianna Genghini

Quali sono le figure alle quali ti ispiri? Cantanti o chiunque siano.

Fino a che ero adolescente sono sempre andata per emulazione, però di robe intoccabili, da Patty Pravo, Mina e Robert Plant, delle cose inimitabili. Era poi anche frustrante ovviamente tentare l’emulazione, fino a che ad un certo punto quando capisci cosa ti piace e cosa no, quali sono i tuoi limiti e i tuoi talenti allora lì diventi te stesso. L’ispirazione in realtà arriva fino ad un certo punto, poi dopo devi essere tu a tirare fuori qualcosa.

Foto credits: Arianna Genghini

Si nota dai social, dai tuoi look e dai tuoi video che hai un’estetica molto particolare: un po’ vintage, un po’ retrò… qual è il pensiero alla base di tutto ciò? Come ti rapporti alle epoche passate?

Per prima cosa mi piace tantissimo pensare di poter mischiare varie epoche, quindi intendere la parola retrò come una roba che non lo sai, cioè anche nel video hai lotti un po’ anni ’70, po’ l’occhiale anni ’80, poi il VHS. E anche nel disco c’è il suono anni ’60, però mischiato alla drum machine anni ’80. Secondo me è molto attuale, perché viviamo alla fine di un “ciclo”, abbiamo quasi un secolo di musica alle spalle che si mescola, si mischia e questo mi piace da morire. Anche nell’estetica è una cosa che mi stimola moltissimo, mischiare epoche, dagli anni ’20 al pantalone a zampa di elefante e cercare di farle convivere.

Il tuo nuovo album “Quando finisce la festa” è in uscita l’8 Marzo: cosa dobbiamo aspettarci noi che “ti conosciamo”? E chi invece ancora non ti conosce?

Voi che mi conoscete, l’onda è quella dei singoli iniziali, sicuramente rispetto alle 3 canzoni che sono uscite che sono tutte abbastanza leggere, ci sono dei momenti anche più malinconici, vuoti, ci sono altri momenti simili ai singoli che sono usciti e ci sono dei momenti musicale, chiaramente se fai uscire un singolo non puoi fare uscire un singolo di 10 minuti, invece nell’album ci sono alcune tracce che danno molto spazio alla musica e per chi non mi conosce questo disco è un quadro molto colorato, un po’ come i tuoi capelli. Dei colori che sulla carte dici ma com’è che hanno fatto a mettere insieme, poi alla fine lo vedi e secondo me è molto bello, funzionano insieme. C’è sicuramente questa patina retrò, ma non è derivativo, cioè si capisce che è un disco che esce nel 2019, non poteva uscire l’anno scorso, l’anno prima e nemmeno 10 anni fa.

Foto credits: Arianna Genghini

Cosa ti aspetti da questo nuovo percorso?

Sicuramente di portare il disco tanto in giro, ai live. Adesso BPM concerti è entrata a far parte della family ed essendo un disco molto “suonato”, (tra l’altro suonato da musicisti pazzeschi) spero mi porti per strada. Ci saranno un po’ di date random da qui a Maggio, che scrivo sempre sui social, poi ci saranno le aperture alle date di Miles Kane a Maggio, e poi annunceremo tra un po’ quest’estate in giro per festival e in autunno club, quindi date, date, date.

 

Le date del tour di Angelica

Ringraziamo Angelica per la sua gentilezza e spontaneità: ce ne stiamo per andare quando ci viene dato un regalo totalmente inaspettato: il suo “Kit di emergenza hangover”, una fantastica scatola con dentro tutto l’occorrente per sopravvivere ad una sbronza e a ciò che accade “Quando finisce la festa”. Il kit, oltre all’album ufficiale e una maglietta, include oki, caffè, sali da bagno e istruzioni per l’uso.

Foto credits: Marta Di Stasi

 

Non vediamo l’ora di festeggiare l’uscita dell’album(che, vi assicuriamo, è una bomba) per poterlo utilizzare!

 

 

 

 

No Comments Yet.

What do you think?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *