
Andrea Paganucci, nato e cresciuto nella calda Sicilia quando la musica era ancora di salvezza per molti giovani ci propone un nuovo singolo dal sapore amarostico intitolato “Tick Tock il mondo è finito” scopriamo insieme la sua visione e la sua musica grAmdreaazie a queste domande!
Ciao Andrea, benvenuto, abbiamo ascoltato il tuo ultimo singolo “Tick Tock (il mondo è finito)” raccontaci pure la nascita ed il processo compositivo che c’è dietro al brano.
Ciao! Il processo compositivo e poi di produzione delle mie canzoni nasce spesso da ispirazioni estemporanee che mi affretto ad annotare. Di solito, anche se non ho una routine ben precisa od organizzata, ci costruisco sopra una sovrastruttura musicale che possa essere coerente col messaggio che vorrei esprimere in quelle determinate parole.
Il videoclip ha il suo “perché”: com’è stato realizzato?
Il videoclip è stato montato da me ma il materiale video che ho utilizzato è stato concesso da diversi creators di studi professionali che hanno messo a disposizione il materiale.
Con chi hai collaborato per la realizzazione di questo brano?
Nel brano è presente un cameo di MaxoProduction alias Massimo Corelli, bravissimo e talentuosissimo rapper, Siracusano anche lui. La produzione così come il mastering sono stati realizzati da me.
Cosa avverrà dopo l’uscita di Tick Tock? Cosa dobbiamo aspettarci? Sarà possibile vederti dal vivo?
Nel prossimi mesi uscirà il mio secondo disco, primo LP, che sarà preludio di alcune date live che sono attualmente in fase di organizzazione.
Hai raggiunto una maturità artistica non indifferente (siamo andati a spulciare anche qualche traccia passata sul web), sicuramente in contro tendenza col panorama attuale. Ti preoccupa essere un outsider? Qual è l’obiettivo finale della tua musica?
No, non mi preoccupa essere un musicista alternativo, o comunque in controtendenza semplicemente perchè ho la libertà di fare quello che voglio e come lo voglio. Quando ero un ragazzino o poco più l’idea del successo mi ossessionava quasi, oggi la vivo con molta più serenità e questo credo giovi anche al mio, seppur piccolo, pubblico.
Domanda da recruiter che sicuramente ti avranno già fatto ma dove ti vedi fra una decina d’anni?
Tra una decina d’anni non mi vedo così diverso da come sono oggi, un piccolo grande sogno che ho è potermi permettere il lusso di andare in early-retirement tra una quindicina d’anni per potermi dedicare totalmente alla musica e alle mie due altre grandi passioni, la pesca ed il tennis (questa è una anteprima).
Sto lavorando duro per arrivare a questo obiettivo e spero di poterlo realizzare.
Speriamo che l’intervista sia stata di tuo gradimento, se vuoi spoileraci qui qualche tuo prossimo appuntamento/evento o avvenimento musicale.
Come dicevo già presto uscirà il disco e in inverno dovrei portarlo dal vivo, ma non sono in grando di essere più preciso con le date. Sicuramente via aggiorneremo nei mesi a venire.
Intanto vi ringrazio, voi come tutti i lettori, stay tuned!
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