Un disco d’amore scuro.
Recensione a cura di Davide Lucarelli
Scuro è il nuovo progetto musicale di Stefano Scuro, cantante e musicista ex Logo e Moods.
Scuro è anche il titolo del primo EP di questo progetto, uscito lo scorso 13 dicembre per iMusician.
Il concept su cui è incentrato l’intero disco è l’amore, visto dal punto di vista dei dubbi e delle inquietudini che talvolta lo accompagnano. L’incipit è affidato a Niente di Così Importante. E’ forse questo il brano più “scuro”, se mi consentite il gioco di parole. Le atmosfere sono cupe e la disperata ripetizione del verso che dà il titolo alla canzone suona come uno struggente tentativo di autoconvincimento atto ad affievolire un forte dolore. Immediatamente è chiara l’impronta pop moderna nell’arrangiamento che accompagnerà tutto il disco.
Come Cambia il Mondo racconta degli inevitabili cambiamenti che, talvolta nostro malgrado, colpiscono, spesso inaspettatamente, la nostra vita. Un Altro Giorno Ancora è la richiesta disperata di un innamorato. Non Sarà Mai l’Ultima Volta ha un arrangiamento avvolgente e ricco di suoni ben ricercati e azzeccati. Ad Occhi Chiusi è sicuramente il brano dall’arrangiamento più brioso, a tratti quasi funky. La chiusura dell’EP è, invece, affidata alla canzone dal testo forse più disperato e disilluso, Nessun Destino.
Complessivamente, ho apprezzato il lavoro di arrangiamento è produzione, caratterizzato da una ricerca dei suoni accurata e non banale. I testi non sono banali, anche se sviscerano un argomento in cui c’è davvero poco margine per l’originalità, come l’amore disperato. Forse il punto debole del disco sta nella vocalità, molto adatta al cantautorato, ma purtroppo poco versatile, tanto da risultare un po’ piatta sugli arrangiamenti pop del disco.
What do you think?