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#Storiedalparterre: Il concerto de IGiocattoli raccontato dalla parterriana Veronica

I protagonisti dei concerti siete voi, e così questa volta a scrivere una storia dal parterre, è stata Veronica Minniti, vincitrice del contest per due biglietti del live de I Giocattoli, che ci ha gentilmente regalato Simone Castello.

Ecco come ha vissuto il concerto la parterriana Veronica, buona lettura.

Il concerto dei Giocattoli non stava partendo con le giuste premesse: Milano, primo maggio e il classico stop dell’ATM dalle 19.30, no car sharing, pioggia a secchiate…tutto sembrava remare contro!!! Invece alla fine qualcosa si è mosso e quello che ci ha regalato è una serata piena di allegria, buona musica e belle scoperte.

I Giocattoli hanno fatto di tutto per rendere la loro serata una da ricordare, grazie anche agli amici (o special guest) che li hanno accompagnati. Ma iniziamo dal principio, ovvero dalla prima Band di supporto che si è esibita, i Venticentoquarantotto: 4 ragazzi “dalla faccia pulita”, giovanissimi e con la voglia di raccontare la loro Milano (il nome della Band è il Cap meneghino). Dopo tocca ad Ottobre, alias Giulia Panza, classe 1996 e Campana Doc, che con solo la sua voce e chitarra riesce a farci dondolare e a cantare le cover di calcutta e coez. Alle 23 il quartetto dei Giocattoli sale sul palco (duilio Scalici, Chiara di Trapani, Davide Casciolo e Enrst Mormille) pieno di energia e glitter (qui ci colpano Sem & Stenn!!!).

Il momento dei Sem & Sten sul palco

 

Il live parte con il singolo Ailoviù e subito a seguire Aquilone, alternando una cover dei Canova in cui Duilio oltre suona benissimo il basso, lo posa in un angolo e si mette a cantare. E poi ancora è il momento di ragno o dell’Astronauta e di altre ballate un po’ malinconiche. Questi ragazzi di Palermo non si limitano a suonare un solo strumento, ma si passano un basso, una chitarra e si passaggi alla tastiera synth con molta disinvoltura. Il loro live procede tra promesse di compensi con arancine sicule per chi applaude più forte e un basso che vuole abbandonare Duilio e tante risate. Quasi a fine concerto tocca agli amici della band a salire sul palco e a cantare con loro. I primi sono i Kaufman con i quali suonano Bill Murray e dopo L’età difficile. Successivamente tocca a Sem & Stenn che eseguono il loro successo electropop Baby Run e il brano Nonostante noi dei Giocattoli, che rispetto al resto dell’album non è per nulla “triste”, ma è un brano dance direi quasi riflessivo. I Giocattoli sono veramente una delle nuove rivelazioni dello scenario indie italiano. Con Leggerezza, semplicità e profondità stanno cercando di conquistare l’Italia intera. Raccontano le loro storie, il quotidiano delle loro vite ma anche degli immaginari surreali che al contempo sono delicatissimi.

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